ITALY n° 6 - da Grazia Lomonaco

Il biglietto a suor Agnese, responsabile della mensa in un convento di Roma. Lo ha scritto Adriana, docente universitaria brasiliana di origini italiane, ospitata nel convento dove Agnese vive, per un convegno internazionale di studi filosofici.

Copertina: 10 motivi per cui ti voglio bene (prestampato).

(da questo punto scritto a mano, obliquo, fittissimo, calligrafia minuta)

" Tu sei:

  1. Guerriera; Forte; Degna; Sincera; Onesta; Umile; Fedele; Generosa; Sensibile; Umana.

Non sono adulatrice: sei davvero brava!

          Nelle due pagine interne:

Cara Agnese,

quando sono arrivata al Convento e ho conosciuto il mio posto nella sala da pranzo , vicino alla Priora, anche se lei è stata molto gentile e amichevole, confesso di essermi sentita un po’ intimidita: quando arriviamo in un posto dove siamo estranei, tutto ciò che vogliamo è restare inosservati. Ma tu ti sei seduta accanto a me e all’improvviso mi sono sentita meglio; ho pensato tra me e me: ora posso respirare, questa suora è come me. E’ curioso sapere a prima vista che qualcuno ti piacerà: è quel che è successo quando ti ho visto. Forse non sono la persona giusta per dire che cosa vuol dire essere un romano. Ma da quel poco che ho imparato da mio padre e da quello che ho potuto percepire qui a Roma, credo che tu sia una vera romana: brava, guerriera, forte, integra, degna. E con un cuore enorme. So cosa sia lottare. Non ti ho raccontato molto della mia vita… so cosa vuol dire essere forte e lottare da quando ero una ragazzina. E riconosco quando vedo un lottatore. So cosa vuol dire essere forte e portare il mondo sulle spalle. E so anche che questo non significa che possiamo sopportare tutto. Le persone vedono solo la nostra forza e credono che non abbiamo mai bisogno di nulla. Ma siamo umani. La forza che dimostri nasconde la tua immensa sensibilità. Non sanno gli ingenui che solo i veri sensibili possono essere forti, perché traggono dalla loro compassione per l’altro la forza per superare le difficoltà. Tu superi e sostieni tutto perché non tolleri l’ingiustizia. Solo una persona sensibile è in grado di provare dolore per l’ingiustizia subito dall’altro. Grande Agnese. E’ stato un privilegio per me vivere con te in questo breve periodo. Ti ammiro molto per ciò che sei e per tutto il lavoro che fai in silenzio, dentro e fuori del Convento, con assoluta modestia, virtù di rare persone. Il rispetto e la cura che hai con le persone che ne hanno bisogno sono anche cose rare da vedere. Ho imparato molte cose da te durante questi mesi. Mi mancherai tanto: dalle battute alle verità, dalle confidenze ai silenzi, dallo sguardo che dice tutto, alla parola non contenuta. Tutto ciò senza menzionare i deliziosi sapori che mi hai fatto provare!! Ahhh…il “paradiso”! Grazie di cuore, Anna Maria! Grazie per tutto il tuo aiuto, per capirmi come sono, per avermi dato lo sguardo che conforta. Mi scuso ancora se ho commesso qualche cattiva condotta involontaria. Mi è piaciuto molto conoscerti e non dimenticherò mai questa amicizia. Penserò a te e pregherò sempre per te: certamente la più brava romana che abbia mai conosciuto. Non preoccuparti: il tuo biglietto è diretto al Cielo, senza fermarsi in Purgatorio! Un abbraccio forte, forte! "

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