Barcelona, 30 maggio

Ieri notte, domenica 29, in piazza Catalunya,dove da 15 giorni si svolgono le attivitá del movimento "Democracia real ya, Democrazia reale adesso", ho assistito a un'assemblea di almeno 2500 persone, per lo piú giovani. La piazza gremita, ordinatissima, doveva  decidere fra le altre cose se darsi un giorno di riflessione e poi continuare o no nella piazza. Tutti d'accordo per una giornata di riflessione. Quando dicono sí alzano le mani facendole muovere, (l'effetto é un campo di fiori scosso dal vento), quando dicono no chiudono le due mani in una.

La decisione piú importante é stata che il 19 giugno una carovana di gente proveniente da tutte le cittá spagnole  (ci sono 706 movimenti accampati nelle piazze principali del paese) arriverá  a Madrid per dare al governo le famose proposte giá  pubblicate e diffuse dal movimento della capitale,  ossia la fine dei privilegi politici, ripartire il lavoro in modo che piú persone possano lavorare, (come é stato fatto in Francia); le banche speculatrici in fallimento  passino sotto controllo pubblico, (come in Islanda);  riduzione delle spese militari, basta sprechi negli ospedali e strutture pubbliche, in compenso no ai tagli al personale nel campo dell'educazione e salute ecc. Vogliono ricordare al governo che la democrazia vuol dire in greco "potere della gente".  Sará almeno ascoltata? finora i politici hanno girato al largo da Piazza Catalunya, per paura di confrontarsi. Sono venuti e vengono invece esperti economisti, professori, ecologi, dando stimoli e idee.

 

Se ci fosse qualcosa di simile in Italia! Al di lá delle denunce, bisogna fare proposte. Di gente  "indignata", stufa, arrabbiata, scontenta ce n'é a iosa anche da noi,  se consideriamo il milione di donne scese in piazza per la dignitá offesa da Berlusconi, i milioni di firme chiedendo le sue dimissioni, e i "grillini" che saltano dappertutto. Ma non basta far dimettere un leader indecente, se la volgaritá e l'egoismo la fanno da padroni anche nella societá. Bisogna fare proposte concrete, e perseguirle.

Qui la prima prova superata genialmente é stata questo venerdi la RISPOSTA NONVIOLENTa alla brutalitá della polizia, (che ha provocato un centinaio di feriti, vari fratturati, fra l'altro ha spaccato i polmoni a un ragazzo che ha sputato sangue e adesso si dibatte tra la vita e la morte, ha picchiato un disabile in sedia a rotelle ecc.).

Quasi tutti i politici hanno dovuto riconoscere a denti stretti che é stata una risposta quanto meno sproporzionata a una protesta pacifica permessa dalla costituzione. Amnesty International sta indagando col consueto rigore e obiettivitá sull'aspetto legale della questione. La non violenza é stata una strategia chiave, che ha ampliato la simpatia nella popolazione, e da allora il movimento si é rafforzato.

L'altra prova superata é stata il sabato, quando i giovani si sono preparati ai possibili disturbi dei fans del Barca, la squadra strepitosa che continua a vincere tutto il vincibile. Quindi i ragazzi  hanno tolto tutto quello che poteva essere usato come  pali o corpi contundenti, si sono disposti in cordoni  per affrontare eventuali provocazioni. Che sono puntualmente arrivate alle due di notte, quando gruppi violenti dei  "soliti ignoti" hanno cominciato a tirare bottiglie in piazza, e i giovani, tranquilli.  C'erano quarantamila persone che nelle Ramblas gridavano, accendevano bengala, saltavano, e una  ragazza nuda che passava qua e lá con un nugolo di paparazzi dietro. I facinorosi hanno cominciato a spaccare cose, la polizia li ha attaccati, e come al solito botte da orbi, con vari feriti. Intanto i 2000 ragazzi della piazza, ooooooom, continuavano tranquilli, fuori della mischia.

Qualcuno é andato a dire ai facinorosi ubriachi di smetterla di spaccare le cose di tutti.

Dopo la seconda prova superata, l'entusiasmo della gente é alle stelle. I pensionati vogliono partecipare anche loro, chiedono di fare qualcosa. Aumentano le teste grigie nel mare di teste castane. Gli psicologi e i  fisioterapeuti in grande attivitá nella loro tenda, aiutano chi ha bisogno a rilassarsi e li massaggiano. Vengono ringraziati pubblicamente in assemblea per la loro dedizione.

Ripenso alle ultime proteste degli studenti di Roma, spentesi tristemente nella violenza.

Le fiammate violente vanno subito in cenere.  Qui, le discussioni ordinate, i gruppi grandi e piccoli che si ascoltano senza insultarsi (proibite la parolacce) e poi riferiscono all'assemblea per l'approvazione o meno delle varie opzioni, fanno parte di un processo lento, ma che va lontano. Ogni giorno si aggiungono altri quartieri, altre piazze.

"Vamos lentos, pero lejos", afferma Jordi, uno studente ricciolino con occhiali. "In italiano dite: chi va piano...". "Sí...va sano e va lontano".

Non  ci sono ideologi, non ci sono leaders, non c'é destra o sinistra, c´é la GENTE, finalmente: e se qualcuno si prova a fare il galletto, deve abbassare la cresta. Prevale il buon senso nell'esprimere ció che vogliono i cittadini,  ossia vivere e lavorare con dignitá, poter opinare.  Una democrazia reale, insomma, non quella dove dai con il voto carta bianca a qualcuno che vuole solo arricchirsi coi contratti pubblici, che lucra anche sui terremoti; con rappresentanti dello stato che sono i primi a fregare lo stato.  La gente non si sente rappresentata da politici privilegiati, con macchine e pensioni di lusso, in Spagna come in Italia (dove, in piú, regalano segretariati e ministeri  alle amanti),  mentre le famiglie arrancano per arrivare a fine mese, con pensioni di 500 euro, tagli sempre piu vistosi allo stato sociale, per il "Bene dell'economia". Il bene di chi??????. "Siamo disposti anche a consumare meno oggetti inutili, a condividere di piú la ricchezza,  purché si rispettino le esigenze fundamentali di studio, casa, lavoro per tutti noi", commenta Soledad, una casalinga sui cinquant'anni. "Ero timida, adesso dico la mia".

Piú condivisione. Si comincia a farlo portando da casa cibo, sedie, materassini, computers ai ragazzi. Gli altri computers erano stati buttati dentro i camion della Nettezza urbana, ma si riprende lo stesso a lavorare. La tenda "Pirata" dei tecnici autodenominatosi scherzosamente "hackers" ha ripreso la sua attivitá frenetica. Un ragazzo scrive velocemente sulla tastiera con un piatto di pastasciutta in mezzo ai cavi. Si diffonde fra l'altro la banca etica come  Triodos Bank, e metá dei suoi clienti sono in Catalunya.  Nonne e nipoti cucinano insieme, tutti all'ora di pranzo hanno a disposizione panini,  paella o pastasciutta  gratis, grazie alle donazioni spontanee.

"I nostri ragazzi siamo tutti noi", commenta Armando, un omone che  smonta tavoli da un camion. "Una societá non puo dirsi sana quando le grandi imprese che guadagnano fantastilioni, come la Telefonica, continuano a licenziare, i fortunati che hanno un lavoro devono lavorare il doppio, i giovani passano le giornate a consegnare inutili curriculum qua e di lá, sempre piu frustrati,  e aumentano i poveri che dormono agli angoli delle strade". O quando la Repsol apre nuovi fronti petroliferi ma non pulisce dove lascia l'ambiente distrutto, pur facendo anch'essa guadagni galattici. L'economia é per la gente, non la gente per l'economia.

Chiedo a Yolanda, nella tenda della meditazione, (sormontata da una grande scritta, "HARMONIA"), dove si fa reiky, yoga, massaggi, com'é stato possibile che si respiri nella piazza questa energia, cosí armoniosa e vibrante

Mi risponde con gli altri  che da anni nei  gruppi di crescita personale, o nuova coscienza,  la gente si chiede come imparare a vivere meglio, superando negativitá e paure. Crede sempre di piú nella forza dell'amore e del dialogo. I giovani sono sempre piu presenti in questi gruppi. Il cambiamento interiore, é la base anche per una societá piú giusta.

Non si potrá aspirare a una societá nuova senza una nuova coscienza, se i suoi leaders sono ancora prigionieri  di un ego smisurato, e coltivano aviditá e invidia: quando arriveranno  al potere faranno come, o peggio degli altri. E al contrario, se chi ha scoperto la pace interiore resta chiuso nella sua torre d'avorio, o vota ancora una volta, per paura, chi ruba o uccide, per le mafie del nord o sud del mondo.

Vedo che qualcuno mi  offre spontaneamente l'acqua, se per caso abbia sete. Se deve passare lo fa tra mille scuse. Li seguo con lo sguardo, col cuoricino che si scalda felice.  Voglio un mondo cosi, tutti i giorni!!!! Voglio un mondo gentile, dove i bimbi possano crescere sapendo che avranno ancora boschi e acqua pura.

Applausi, le mani vibrano come fiori.

Lascio piazza Catalunya a notte fonda: una notte amica.  Sí, un altro mondo é `possibile, e puó nascere in una, in milioni di piazze.

Gisella

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