Il 25 marzo si è celebrata in Grecia la festa nazionale più importante. Nel 1821 cominciava la guerra per la liberazione e l'indipendenza dall'impero ottomano. Non è stato dappertutto un avvenimento allegro. I Greci sono all'esasperazione. La ricorrenza nazionale è stata in molti casi l'occasione per manifestare la rabbia e il disgusto che la gente sente per la sua classe politica. Nonostante l' imponente schieramento di più di 7.000 poliziotti non sono
mancati gli scontri violenti. Candia, Patrasso, Salonicco, Chos, Nauplio, i centri dove la folla si è riversata tumultuosamente per le strade gridando invettive pesanti e impedendo, in alcuni casi, il regolare svolgimento della tradizionale parata militare.
Il 6 maggio la Grecia andrà alle elezioni. Avere, per ora, scongiurato il fallimento finanziario non viene considerato da molti un merito ma un peccato grave per colpa del quale il Paese si sta dissanguando. In Grecia il vero fallimento è stato quello del sistema democratico rappresentativo, che ha permesso una degenerazione incontrollabile della classe dirigente. L'11 aprile è stato arrestato per corruzione l'ex Ministro della Difesa Akis Tsochatzopoulos, collaboratore del precedente Primo Ministro Andreas Papandreou ed esponente di rilievo del Pasok (il Partito socialista). La disoccupazione ha raggiunto la cifra record del 22% (più della metà della media europea) e quella giovanile supera il 50%. "La Grecia si sta trasformando in un inferno a cielo aperto", come si legge sul Sito Investire Oggi-News .
Come uscirà la Grecia dall'inferno ? Mentre l'Europa continua ad imporre ricette massacranti dimostrando una totale insensibilità sociale e-quel che è peggio- una miopia politica che potrebbe travolgere il mito dell'Unione, la tentazione di una soluzione autoritaria non manca di farsi strada e -a quanto pare- riesce anche ad organizzarsi militarmente.
Segnaliamo, nella stessa Sezione del Sito, un pezzo, selezionato e tradotto da Marina Voudouri, sulla questione dei gruppi paramilitari greci.
[P.B.]