LETTERA DA UN IMPRENDITORE ONESTO

 

Cari Amici di Partecipagire,

Le vicende degli ultimi giorni ravvivano una delle mie passioni ed uno dei miei motivi di incazzatura.

Si scopre per l'ennesima volta che il sistema dei lavori pubblici è corrotto e che più si sale in alto più ci si imbatte in personaggi inamovibili per la loro straordinaria capacità di servire tutti i padroni.

Di fronte a tutto questo la reazione, del popolino ma anche di politici, giornalisti e opinion leaders è invocare maggiori controlli, leggi più repressive, strumenti straordinari affidati a magistrati.

I magistrati, a loro volta, vittime della loro stessa preparazione, non possono che immaginare sistemi di leggi, regole, controlli, destinati a reprimere e condannare la corruzione,

Insomma si indossa il cappello nero alla ISIS e si cerca (inutilmente da 50 anni) di tagliare più teste possibile.

Nessuno si domanda perché il sistema è così inefficiente e se, nel suo funzionamento ordinario, sia in grado di premiare e sostenere la competenza e l'onestà o se, al contrario, funzioni esattamente per favorire furbi ed incompetenti.

Insomma nessuno prova a mettersi in testa un cappello bianco per tendere la mano ed aiutare tutte quelle tante persone che nel mondo dei lavori edili sarebbero capaci di lavorare con qualità ed onestà.

Mi domando e vi domando: ma è mai possibile che non ci sia nessuno che sia capace di proporre invece che leggi repressive della disonestà leggi di sostegno alla onestà ? Non sarebbe forse questo, finalmente, rivoluzionario e degno di un paese intelligente e competente ?

Un saluto ed un abbraccio,

Augusto Merletti

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