a cura di Elena Basurto

cinema

 

Le Belve

Titolo originale Savages. Thriller, durata 131 min. - USA 2012. Film di Oliver Stone. Con Blake Lively, John Travolta, Aaron Johnson, Salma Hayek, Emile Hirsch.

Sperare di vivere una vita idilliaca trafficando droga è un illusione, e fin qui siamo d'accordo. L'uso della violenza in questo film non è centellinato, forse per far passare proprio questo messaggio. Ma si tratta di violenza di immagini, dettagli raccapriccianti di budella, sangue, cervella e globi oculari sparsi sulle pareti. L'associazione di questo con personaggi che comunque sono da film di azione, lascia perplessi.

Una regina della droga che sfiora il comico, un poliziotto corrotto da Pulp Fiction, i

marines sanguinari, duri e precisi, i geni del computer che possono l'impossibile con un clic, il cattivone messicano con i capelli a panettone, un trio californiano di bellezza mozzafiato in perfetta armonia. Da una parte mi domando se esistono persone così, dall'altra mi domando qual'era l'intenzione del regista: il suo è un film su una realtà terribile o un tarantinesco splatter?

Le budella sparse mi danno fastidio. Ma d'altra parte dev'essere così. Eppure mi inquieta il pensiero che questo film abbia solo spostato il limite della sensibilità ancora una tacca più lontano.

Non vorrei avere l'aria bacchettona, ma quand'ero ragazza tutto questo dettaglio anatomico squartato avrebbe fatto meritare un divieto ai minori di 14. Ora mi pare che i divieti esistano solo per film in cui il sesso è troppo esplicito.

Il sesso non può essere esplicito, la morte violenta sì. La dice lunga...

Non penso però che sia un film del tutto superficiale: la problematica centrale pare essere come un essere umano può perdere la sua umanità e diventare una belva. Una scelta molto originale è quella di fare di uno dei personaggi un trafficante buddhista. Il più illuso di tutti, quello che spera di coniugare traffico di droga e vita eticamente corretta. Nel mondo dei tanti soldi e potere è mors tua vita mea. E giù gli spari. Nessuna azione viene senza conseguenze: ti metti a trafficare droga, ti ritrovi la più bestiale violenza in casa, e tu, che volevi rispettare tutte le forme di vita, ti vedi costretto ad uccidere più volte ed in modo orribile.

C'è il soldato che la guerra ha trasformato in una fredda macchina assassina, la regina che per proteggere i figli diventa il capo di un clan assassino, l'assassino della regina che... boh? è sadico e basta? Si intravedono i drammi che portano delle persone normali a diventare bestiali. Ma rispetto alla magnitudine di questo misterioso fenomeno, questo film non fa che accennare al dramma umano. Il resto è bei ragazzi, bella bionda, stupende case, cattivoni, sangue e budella a profusione e action movie.

Sono proprio gli attori più giovani che riescono ad instillare un pò di spessore nella vicenda: il loro amore, il loro dramma per rimanere uniti, è il filo credibile che rende interessante il film.{jcomments on}

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