Sogni e Serpenti, di Sonia Garcia Garcia - Edizioni Croce
Lo sguardo vivo che provoca l’intelligenza di chi parla con lei, un che di orientale e di segreto nelle sue fattezze di messicana precolombina, Sonia mi racconta i suoi sogni con i serpenti. Sogni che sono poesie, custodite con la curiosità e la complessità della creazione artistica, durante il corso degli anni e che hanno scandito la sua vita, per sottolineare avvenimenti la cui importanza si dimostrava alla coscienza solo dopo; dopo; quando nel ricordo apparivano quello che erano: rivelazioni. “Ma più che sogni, sono visioni”, le dico, “Visioni; come quelle dei profeti; come quelle di Giovanni, quando scrive l’Apocalisse”. Eppure, no! Sonia non è affatto d’accordo. Sono sogni. Sogni veri. “Li ho avuti davvero i miei sogni, e li ho scritti come li ho avuti… Certo, li ho scritti… li ho descritti… li ho interpretati, nell’unico modo possibile: la poesia”.