DEMOCRAZIE DISFUNZIONALI

Le Riforme secondo David Walker

di James Himes

[traduzione e sottotitoli di Elena Basurto]

David Walker , è stato Comptroller General degli USA dal 1998 al 2008. Ha avuto una lunga e brillante carriera come funzionario pubblico ed esperto di problemi fiscali e di bilancio. Secondo Tom Friedman, Walker dovrebbe essere il moderatore che garantisce la correttezza in una serie di dibattiti tra la Destra e la Sinistra sulle politiche fiscali, durante la Campagna elettorale. Sa dunque il fatto suo quando dice che per ridurre il deficit non bastano riforme fiscali ma sono necessarie anche quelle politiche. In varie sue conferenze insiste su questo tema e , uno dei punti che preferibilmente indica come assai significativo, è il disastroso{jcomments on} risultato della natura non-competitiva di praticamente tutti i seggi del la Camera dei Rappresentanti, eccetto forse una minoranza di 71. Secondo  Walker l'attuale impasse politica che gli USA soffrono è da attribuirsi in gran parte alla leadership e alla dialettica aggressiva sia di Obama che di Romney e, visto che non c'è da aspettarsi molte iniziative da parte del Congresso prima di Novembre, sostiene che l'unico a poter promuovere una vera riforma politica sia il "popolo" ("Noi il popolo" come recita con enfasi la Costituzione). Walker non critica solo l'incapacità del Congresso di uscire

dallo stallo. Anche  Wall Street, per esempio,  è incapace di andare oltre "la sua miopia e la sua visione avida e ottusa " Walker critica molto la tendenza alle spese senza copertura, dei Democratici, ma condanna anche  l'eredità fiscale lasciata da Bush, citando tre o quattro cose fatte nel 2003 che da sole hanno aggiunto migliaia di miliardi al debito pubblico. E il problema è destinato a crescere in forma esponenziale se quei provvedimenti saranno lasciati a sé stessi, specialmente i tagli alle tasse e i vantaggi connessi alle prescrizioni mediche.  Inoltre, Il bilancio della Difesa dovrebbe essere ridimensionato in termini assoluti, e non semplicemente riducendo il tasso di incremento. Anche la riforma della Sicurezza sociale potrebbe essere fatta. Secondo Walker, gli anziani, fino a quando possono continuare a fare i nonni, potrebbero essere sostenuti in un modo o nell'altro; e i giovani potrebbero coprire le spese per la Sicurezza sociale attraverso la Polizza pensionistica (c'è da chiedersi però, quanto si possa estendere questa polizza e quali sono le prospettive per il finanziamento delle pensioni per i futuri non-laureati.

Finalmente, Walker non è del tutto pessimista e pensa che forse gli USA hanno un po' più di tempo per operare le riforme di, per es., la Grecia! Pensa anche che l'Australia, la Svezia e il Canada sono tra i pochi esempi di paesi ricchi che si sono rimboccati le maniche e hanno girato pagina uscendo dalla crisi: tutti ovviamente non appesantiti dalla follia dell' attuale sistema politico americano.

Idee interessanti, quelle di questo saggio dei bilanci, che possono trovare una valida applicazione anche in molti Paesi europei.

 

 

 

 

 

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