DEMOCRAZIA DISPERATA

di Paolo Basurto

Perché aumenta il consenso del M5S?

Stando ai sondaggi, Il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo è il terzo raggruppamento politico più importante d'Italia e non sarebbe una grande sorpresa che presto divenisse il secondo.

Grillo ha attraversato lo stretto di Messina per avviare a modo suo (una pagliacciata?) la campagna per le regionali siciliane.

Commenti pochissimi. Qualche informazione succinta data con la dovuta ironia.

Un dissenso interno affiora abbastanza evidente. Favia, il giovane consigliere regionale del M5S, dichiara prima fuori onda eppoi a piena voce che non c'è democrazia nel suo Movimento e questo non va bene.

Qualche oscillazione eppoi i sondaggi continuano a dare in crescita il consenso a favore del M5S.

Perché? Perché questo consenso aumenta pur nella quasi totale assenza di esponenti del M5S nei media, a cominciare da Grillo, che si vede sempre di scorcio, in pezzi di repertorio, citato (ma nemmeno tanto) ma mai in prima persona? Certo, lui snobba e insulta i giornalisti di qualsiasi tipo e quando qualcuno riesce ad agganciarlo, parla sempre e solo lui e non risponde mai alle domande. Spiazza tutti quelli il cui mestiere li ha abituati ad usare loro questa tattica malandrina di fare le domande avvelenate senza attendere le risposte per timore che disperdano il veleno.

Qualche talk show all'italiana c'è stato. L'Infedele, Piazza pulita, con i giornalisti del Fatto a favore e tutti gli altri contro; ci hanno tentato di fare un'analisi, ma a me, son sembrati tutti abbastanza disinformati sulla realtà di questo Movimento. E se lo sono loro quanto lo saranno gli ormai milioni di italiani che si dicono pronti a votare per il M5S?

L'analisi facile è: si tratta di un fenomeno transitorio. Un ritorno qualunquista che deve la sua fortuna esclusivamente alla mancanza di alternative valide offerte da una classe politica sprofondata nel marciume della corruzione e avvilita in modo irreversibile dalla sua stessa incompetenza e mancanza di creatività intelligente. A questo si aggiunge la incontestabile bravura istrionica di un arruffapopoli come Grillo e il gioco è fatto. Tutto spiegato. Bersani, al tempo delle regionali piemontesi, aveva riassunto ogni cosa proiettando quello che essenzialmente era un suo desiderio, nelle dotte parole, affiorate dal suo inconscio: Il Movimento di Grillo? un cupio dissolvi. Una vocazione al suicidio. Una declinazione del vacuo.      Altro che dissolvi. Il vuoto si è rivelato assai più solido del previsto, e l'attuale Segretario del PD, guarda oggi, stupito, con il suo sguardo di brav'uomo, le statistiche vittoriose del M5S, e invece di cercare di capirne qualcosa non trova altro di meglio che litigare con Renzi. Almeno quello è un gioco conosciuto.

In una breve divagazione fantapolitica fatta qualche settimana fa da Giampaolo Pansa sul Giornale, si fantastica che il M5S vinca le elezioni e Grillo divenga Presidente del Consiglio. L'indomani ci sarebbe un bel colpo di Stato, perché ai militari non gli parrebbe vero di riprendersi un po' di spazio e di meritato prestigio, e, perlomeno, aumentarsi un po' lo stipendio infame che si prendono oggi.

Fantasia fantasia. In Italia non c'è nemmeno Alba Dorata come in Grecia, dove i neo nazifascisti ci sono davvero, hanno già il 6% in Parlamento e la Merkel è andata ad Atene apposta per toccarli con mano. Grillo per primo l'ha detto: se non ci fossi io con il mio Movimento, un' Alba Dorata ci sarebbe di sicuro anche qui.

Meno male. Almeno è chiaro che Bersani ancora una volta non ha capito niente quando ha detto che il comico genovese si comportava come un fascista.

Ma insomma, come stanno le cose?  Perchè i grillini continuano ad avanzare? E quando saranno arrivati, ci diranno chi sono, che vogliono, e soprattutto che faranno e..come? Sembra quasi che questo non interessi a quelli che, sempre in maggior numero, si dichiarano favorevoli a votare per il M5S.

Un sistema che frana

Lo sgretolamento dei partiti e della classe politica che se ne è servita, è in realtà la frana di un sistema che non può più essere accettato. Questa democrazia non funziona perché è fragile e cede subito alla penetrazione perversa e contagiosa della corruzione. Hanno un bel dire i Michele Serra e i Corrado Augias, che si tratta di un fatto genetico-culturale. Per loro (e moltissimi altri) l'italiano non può salvarsi perché da secoli ha sempre dimostrato la sua propensione per l'arrivismo, il clientelismo, l'egoismo individuale; la Storia lo conferma.    Povero italiano! Così furbo eppure così scemo. Ma quest'idea, che abbiamo quello che ci meritiamo, comincia proprio a stufare. La rabbia cresce e se è vero che se non facciamo qualcosa ora, domani ci sentiremo ancora più meritevoli di tutte le ruberie, porcate, abusi e sopraffazioni che la 'nostra' classe dirigente avrà la sfacciataggine di infliggerci, certa della sua impunibilità, allora anche una sola probabile alternativa è buona. E' buona ad occhi chiusi e senza altre spiegazioni. Ça ira Ça ira! Eppoi verrà il Terrore; eppoi avremo diritto anche noi ad uno straccio di Napoleone a modo nostro.

Vattelapesca che grilli ha per la testa Grillo, ma certo non gli andrebbe proprio che qualcuno lo paragonasse a un Masaniello o a un Robespierre. Eppure Grillo ormai non è più un comico. Lo ha urlato a squarciagola lui stesso ai giornalisti della TV danese dai quali si era lasciato intervistare per far morire di rabbia quelli italiani. "Vi sembro un comico??" Ha strillato con una faccia terribile come se stesse recitando la più cupa delle tragedie greche, mentre snocciolava l'elenco delle ultime nefandezze dei politici italiani. "Vi sembro un comico??". Effettivamente, da qualche tempo non c'è satira che tenga, la voglia di ridere non ce l'ha più nessuno.

E allora facciamo sul serio. Perché cresce il M5S ? Che ci si può aspettare da questa cosa nuova ancora tanto nebulosa e confusa? E soprattutto, è proprio 'aspettare' la cosa migliore che possiamo fare o non è questo il momento, l'occasione che tanto si desiderava, per aprirsi un varco, uno spazio e cominciare a farsi sentire, cominciare a dire, a circolare quello che pensiamo veramente, quello che crediamo possa essere fatto con la nostra partecipazione e la nostra responsabilità?

 

Web: le aspettative deluse

Agli inizi la carta vincente del M5S è stata una proposta chiara: cambiare l'attuale sistema e modificarlo per aprirlo il più possibile alla partecipazione diretta dei cittadini. Tutto il resto era corollario. Questa prospettiva era e rimane molto seducente. E' su questa prospettiva che bisogna lavorare.

In una sua Nota, su questo stesso Sito, Roberto Villani dichiara uno scetticismo che certamente è di molti. Non c'è altra democrazia all'infuori di quella rappresentativa. E se non è così, fuori le proposte.

Siamo nel 2009, alla nascita del M5S, quando si squarcia il velo della grande rivelazione: la rete. La rete cambia tutto. Cambierà tutto. E Grillo scrive e pronuncia ripetutamente queste frasi: IL WEB ROVESCIA LA PIRAMIDE PERCHE’ NON ESISTONO INTERMEDIAZIONI, NON ESISTONO POTERI. IN RETE: UNO VALE UNO!   LA MASSA SI INFORMA E DA STUPIDA DIVENTA INTELLIGENTE. E QUANDO LA MASSA DIVENTA INTELLIGENTE NON HA PIU’ BISOGNO DI UN LEADER.

Son cose che si dicono, oppure, era l'influenza del demone Casaleggio, il visionario del web (il cofondatore informatico del Movimento). Non si sa. Però è da un po' di tempo che Grillo queste frasi non le pronuncia più.  Dice Villani: "Al di là dei pronunciamenti piuttosto vaghi, non sono, però, mai state fornite precise descrizioni di come tecnicamente si vorrebbe sostituire la democrazia rappresentativa con quella diretta e francamente mi sembra di difficile, se non impossibile realizzazione."

Non manchiamo l'unica alternativa

Ma perché, mi domando, questo pessimismo pregiudiziale?   E' vero che Grillo non ha ancora fornito descrizioni tecniche (e qualcuno pensa che ormai gliene sia passata la voglia) su come lui vorrebbe che si attuasse la Democrazia diretta. Ma perché aspettare che sia lui? Perché non prendere slancio dalla disperazione stessa nella quale agonizza il sistema rappresentativo per spremerci le meningi e stuzzicare immaginazione e competenze per trovare ipotesi di soluzioni?

Ci si poteva legittimamente aspettare che questo lo facesse il M5S. Forse, nell'ambito del loro territorio comunale o anche regionale, alcuni l'hanno fatto. Gli attivisti siciliani andranno alle elezioni regionali avendo sperimentato e adattato il metodo dei Piraten tedeschi, il Liquid Feed Back che ottimi risultati sembra aver dato in Germania e, prima ancora, in Svezia, dove è stato messo a punto. Certo, non c'è da illudersi. Sono le prime prove sperimentali. Ma anche quando sorsero i primi motori di ricerca, i primi social network, nessuno avrebbe scommesso su di loro e oggi svolgono un ruolo stravolgente nell'informazione, nella cultura nell'economia e sempre di più, anche nella politica, come ha dimostrato Obama, come hanno dimostrato le Primavere arabe, le manifestazioni globali degli Indignados.

Certo non è un'autostrada e nemmeno una strada. Forse è solo un sentiero ma è pur sempre una via di uscita per quanto modesta e incerta, finora. Vale la pena cominciare a percorrerla senza ipoteche e prevenzioni e, soprattutto, senza lasciare a Grillo un'esclusiva cui non ha diritto e che forse nemmeno vuole. La sfida è complessa e le questioni sono tante. Bisogna provare ad affrontarle in modo costruttivo e nuovo. Provo ad enumerare solo alcuni dei problemi irrisolti eppure essenziali affinché la Democrazia diretta dia maggiori garanzie di quella rappresentativa:

*Un'informazione pubblica non manipolabile; *Un sistema di consultazione via web non sospetto di grave violabilità; *Un'organizzazione delle forze politiche orizzontale e accessibile a tutti; *Un accesso universale e gratuito alla banda larga internet; *Un'alfabetizzazione internet vicina al 100%; *L'istituzione di referendum propositivi; *La rimovibilità degli incarichi politici e di gestione pubblica, via referendum; *L'eliminazione dei quorum per la validità dei referendum; *Un peso sufficiente alle minoranze nei sistemi di votazione.

Ognuno di questi argomenti meriterà attenzione, forse studio, certamente dibattito e partecipazione.{jcomments on}

DESIGN BY WEB-KOMP