UNA LISTA CIVICA ITALIANA

di P.B.

Che in Italia ci sia un risveglio dell'interesse politico è indubbio. Molti lo attribuiscono all'affermazione del Movimento 5 Stelle. Ma non è così. E' vero però che i così detti movimenti dal basso non hanno avuto una gran fortuna fino ad ora. Gli Indignati, i Viola, i Girotondi, i No Global, i Pirati; tutti esperimenti spontanei il cui slancio iniziale si è rapidamente esaurito nell'entusiasmo di alcune manifestazioni ben riuscite ma ancora incapaci di esprimere un seguito propositivo ed operativo. Il fatto che il Movimento 5 Stelle non sia un vero movimento di base perché legato all'iniziativa e al forte lideraggio di Beppe Grillo fa dubitare molti sulla possibilità reale che un Movimento di base possa avere successo duraturo nel nostro Paese.

La Lista Civica Italiana rappresenta un'eccezione in questo panorama non proprio entusiasmante. Senza capi, senza gerarchie, avviata con discrezione sin dal 2011 da cittadini comuni ma tenaci, l'iniziativa ha riunito gradualmente altri cittadini desiderosi di aprire spazi di partecipazione politica e di cercare di incidere nel nostro asfittico sistema politico, cominciando dalle realtà territoriali comunali.

Lara Benazzi e Roberto Brambilla hanno seguito e promosso sin dall'inizio questo esperimento. Li incontro durante il Congresso Nazionale di Lista Civica Italiana(LCI) che si è tenuto a Rimini il 13 e 14 aprile. Lara ha il piglio decisionale di chi lavora con successo nel mondo imprenditoriale. Vive a Mantova e ha una bimba di 7 anni da allevare; non è un ostacolo, semmai è una motivazione a trovare il tempo necessario al suo impegno civile.

Roberto è un ingegnere di Milano; è stato volontario del WWF per vent'anni e ha partecipato con Padre Zanotelli alla fondazione della Rete Lilliput (uno dei primi esperimenti di vera rete trasversale e non di associazione con scopi sociali strutturati che ha contribuito a diffondere l'idea dell'impronta ecologica).

Lo spirito di cittadinanza. Per Roberto la democrazia è una sfida alla pigrizia individuale. Il cittadino pigro quello che non si impegna, non si informa, si rassegna e non cerca di dire la sua, è il principale responsabile della degenerazione della democrazia e in particolare di quella rappresentativa, nella quale il sistema delle deleghe si trasforma facilmente in un pretesto di deresponsabilizzazione.

La democrazia richiede che le si dedichi tempo e questo non è solo un dovere ma è una ovvia convenienza comune. Questo significa avere ben sviluppata la coscienza di cittadinanza. La coscienza di cittadinanza è sentirsi parte di una comunità che si è data delle regole condivise (la Costituzione ne è la base principale) attraverso le quali si ricevono benefici (dall'assistenza sanitaria all'amministrazione della giustizia, all'istruzione) ma per le quali si hanno anche dei doveri. Primo dei quali è partecipare alla vita politica.

Partire dal nostro piccolo. Per Lara la motivazione più importante per la creazione della Rete Civica Italiana (una rete di Liste civiche istituita nel 2010) prima, e della Lista Civica Italiana poi, sta proprio nel dinamizzare lo spirito civico sviluppando il senso di comunità. Deve però trattarsi di un'azione che cominci dal basso, dal nostro piccolo intorno per crescere gradualmente e consapevolmente, coinvolgendo e integrando. Insomma un vero movimento dalla base. Se il M5S ha il merito di avere aperto degli spazi nuovi di partecipazione irrompendo sulla scena con un leader certamente capace ma che monopolizza e concentra l'inventiva e il rinnovamento politico, LCI vuole innanzitutto costruire pezzo a pezzo una proposta condivisa da tutti coloro che la vogliono realizzare nella pratica dell'azione.

Entrare nelle istituzioni. Il potere costituito, aggiunge Roberto, ha tutto l'interesse a chiudere gli spazi della partecipazione civica, per evitarne il controllo e la censura. Ecco perché è fondamentale entrare nelle istituzioni, non tanto per ottenere un potere, piccolo o grande che sia, quanto per poterlo controllare meglio a favore del bene comune. Roberto ha avuto la sua esperienza in questo senso nel comune di Concorezzo, in Brianza, e -dopo più di trent'anni nell'associazionismo- si è convinto che per riformare il sistema bisogna entrarvi dentro. All'inizio l'idea era di collegare in una grande rete tutte le liste civiche cittadine poi la proposta di costituire una Lista Civica nazionale è venuta spontanea dalla rete stessa.

La struttura. Si è trattato a questo punto di definire, da un lato, una visione della società e dall'altro di mettere in funzione una struttura capace di non ripetere gli schemi vertistici dei partiti. Secondo Lara, questo è un altro elemento qualificante che distingue LCI dal M5S. La democrazia diretta non nega quella rappresentativa, la integra e la completa. Il M5S pur volendo affermare principi di democrazia diretta, non è uscito da una situazione di relativa anarchia perché non è stato capace di dotarsi di strutture adeguate e pienamente democratiche al suo interno; è così che si spiega la sua assoluta dipendenza dalla figura carismatica di Grillo. LCI ha preferito marciare più lentamente e dedicarsi invece con tenacia alla ricerca e alla sperimentazione di strutture organizzative che davvero rispondessero ai requisiti di orizzontalità e di superamento degli schemi gerarchici e piramidali, propri dei partiti tradizionali.

Statuto e Programma. Si è trattato di uno sforzo lungo e condiviso democraticamente che ha dato però ottimi risultati. Roberto puntualizza che lo Statuto e il documento programmatico elaborati in due anni di lavoro rappresentano degli strumenti ricchi ed originali per la loro natura flessibile e inclusiva. Allo stesso tempo costituiscono punti di riferimento certi per armonizzare le azioni di servizio e di promozione delle Liste civiche a tutti i livelli, da quello comunale a quello regionale e nazionale. Questo dovrebbe consentire di poter fare a meno di Capi-condottieri e mantenere intatti, anche all'interno dell'organizzazione nazionale, gli spazi necessari alla creatività e all'adattamento secondo le esigenze che man mano si presenteranno. Insomma né Statuto né Programma cascano dall'alto,  rappresentando un'armatura ingessante da accettare o rifiutare. Sono invece stati immaginati per essere occasioni permanenti di consenso e integrazione. La diversità, aggiunge Lara, è sempre un valore aggiunto e bisogna essere capaci e pronti a riconoscerlo e a investirlo fruttuosamente nello sviluppo della comunità.

Il futuro. Il futuro è già presente. L'Italia è entrata in una fase drammatica di avvitamento e il vecchio sistema politico è crollato di colpo dimostrando un'impotenza che potrebbe provocare al nostro paese i peggiori mali. Lara e Roberto concordano: non c'è più tempo da perdere anche perchè la sfida va affrontata e vinta adesso: in sostanza occorre che la sintesi della nuova politica metta d'accordo i tre fondamentali settori sociale, ambientale ed economico con un taglio che privilegi la solidarietà e le persone, non i mercati. Anche se LCI potrebbe non essere pronta per partecipare a delle elezioni anticipate, bisognerà ugualmente mobilitarsi e battersi per sostenere un clima di dialogo e di apertura. Perché la democrazia è anche questo: conciliazione costruttiva. D'altro canto un vero processo di cambiamento richiede, accanto all'opera di sensibilizzazione culturale e all' impegno civico, la  presenza nelle istituzioni e un forte intervento politico. Insomma non si tratta di conquistare seggi in parlamento ad ogni costo, mandando chiunque. La competenza e la professionalità sono, per LCI, ancora un valore aggiunto.  In Parlamento dovranno entrare donne e uomini capaci di portare esperienza e competenza in materia di Costituzione, democrazia diretta, economia sociale, ecologismo, fiscalità progressiva e lotta alla corruzione, debito pubblico, tutele sociali e reddito minimo garantito, diritti umani, cooperazione internazionale, nonviolenza, lotta alle mafie e alla criminalità organizzata.

Forse il progetto è ambizioso ma mi sembra interessante che cittadini comuni si muovano in questa direttrice senza bisogno di rompighiaccio travolgenti che mobilitino le folle. Se i risultati arriveranno con ovvia gradualità si può sperare che siano però più consolidati e duraturi.

 

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Nota: chi volesse ottenere informazioni più dettagliate sul Programma e le attività della LCI può visitarne il sito web con questo link.  Aggiornamenti periodici si troveranno anche nella rassegna web di partecipagire.net .

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