CORRUZIONE E BUON SENSO

PROPOSTE CONCRETE

di Augusto Merletti

Tra il 1999 ed il 2001 ero Ingegnere Capo per il rifacimento della rete idrica di Palermo ed il mio direttore dei lavori era un prestigioso professionista, uno dei migliori ingegneri idraulici che io abbia conosciuto. Nel corso dei lavori l'impresa ha più volte presentato proposte di variante o richieste di maggiori compensi che la direzione lavori puntualmente esaminava con attenzione respingendo la gran parte delle richieste e quindi limitando al minimo i maggiori costi a carico della amministrazione. Ebbene quella attività professionale "virtuosa", che ovviamente richiede tempo, attenzione, equilibrio e competenza, determinava automaticamente, per come sono concepite le parcelle professionali, un DANNO per il professionista (ed incidentalmente anche per me) perché più costa l'opera e più aumentano le parcelle di quelli che la controllano (Direttore Lavori, Ingegnere capo, collaudatore, ecc.) e quindi meno varianti approvi e meno guadagni. Pensate che questa norma favorisca gli onesti e faccia crescere ed emergere, nella categoria professionale alla quale si rivolge. i "migliori" ? Credete che sia così difficile cambiarla ? Ovviamente sono convinto da tempo che c'è un'altra soluzione. Non pretendo di essere il depositario di una cura miracolosa ma alcuni dati incredibili dai quali partire li conosco da sempre e provo inutilmente da anni a farli emergere. Espongo di seguito sinteticamente quello che penso si potrebbe fare con relativo poco sforzo.

Analisi Costi Benefici. E' una procedura di controllo degli investimenti pubblici, non è una scienza esatta ma è adottata obbligatoriamente dalla Comunità Europea per le opere che superano una certa soglia di impegno di spesa. Il rapporto costo/beneficio è collegato alla pesatura di numerosi fattori ma, ovviamente, è inversamente proporzionale al costo . Supponiamo di collegare le parcelle professionali al rapporto costo/beneficio che produce l'opera e, automaticamente, creeremo una concorrenza tra controllore e controllato, l'impresa avrà sempre e comunque l'interesse ad aumentare il costo, la direzione lavori ed il collaudatori avranno l'interesse opposto.

Progetto: Il progetto perfetto ed esecutivo in ogni sua parte non si raggiunge quasi mai, una alea di indeterminazione c'è quasi sempre ed in quella alea si va ad annidare la patologia delle varianti in corso d'opera (il direttore generale della prima impresa per la quale ho lavorato usava dire: alla gara si arriva nudi e poi ci si riveste per strada) . La Legge Merloni del 1994 cercò di limitare questa patologia ponendo una soglia del 5% come limite per varianti ammissibili, oltre le quali si doveva riappaltare, le vicende di tutte le grandi opere italiane dimostrano che questo limite viene regolarmente eluso. Proviamo a diminuire i controlli ed aumentare le responsabilità toccando la gente sul bene più prezioso: i soldi. Il progettista di un'opera dovrebbe obbligatoriamente essere anche il direttore dei lavori (è la figura responsabile della esecuzione e della contabilità lavori) e la parcella professionale dovrebbe ricomprendere entrambe le prestazioni. Se la parcella è proporzionale al beneficio il progettista-direttore lavori avrà il massimo interesse a progettare bene ed a dirigere in modo attento. Con questo sistema Il progettista della nuvola, l'amato architetto Fuffas, invece di incassare una parcella milionaria rischiava di doverci rimettere un po di soldi di suo. Queste due norme potrebbero da sole cambiare la mentalità dell'intera categoria professionale (oggi para delinquenziale) ma ovviamente queste sole due modifiche non sono sufficienti a cambiare il sistema. Bisogna anche intervenire sugli Enti Appaltanti e sulle modalità con le quali vengono eseguiti i controlli e l'assegnazione degli incarichi, Bisogna innestare sangue pulito ed onesto in tutto il sistema.

Gli enti appaltanti: in Italia gli enti che possono bandire appalti sono oltre 10.000 il che significa che ognuno di questi dovrebbe possedere ottime competenze giuridiche, amministrative e tecniche cosa che non è quasi mai vera, con le conseguenze di infiniti ricorsi al TAR, problemi e camarille. Bisogna creare una unica autorità per gli appalti per ogni regione ed una nazionale per le opere intrerregionali, il numero va ridotto da oltre 10.000 a meno di venti, concentrando competenze e responsabilità.

Il rating: l'ente appaltante deve anche essere deputato ai controlli ex ante, on going e ex post come si fa per le opere finanziate dalla UE. I controlli devono verificare se il beneficio previsto in progetto è stato effettivamente raggiunto ed in base a queste performance devono essere riconosciuti punteggi al gruppo di progettazione ed alle imprese esecutrici, Queste performance devono andare a costituire il rating delle imprese e dei progettisti (oggi le certificazioni SOA non tengono conto della qualità realizzativa). Il rating deve essere la soglia per accedere a gare di livello più elevato. Progettare e realizzare bene deve diventare l'unico metro di giudizio e valutazione, Ovviamente tutti i dati devono essere pubblicati ed accessibili e le procedure di assegnazione dei rating le più semplici e trasparenti possibile.

Le parcelle professionali: con le lenzuolate di Bersani sono state liberalizzate le parcelle professionali che prima erano invece controllate dagli ordini professionali. Questa iniziativa, apparentemente virtuosa, in realtà ha creato un effetto distorsivo nel mercato, favorendo chi è sufficientemente sfacciato da "arrivare nudo" all'appalto nella certezza di potersi successivamente ricoprire. Ritornare alla fissazione di minimi tariffari potrebbe ottenere l'appoggio interessato degli Ordini professionali a questa riforma (nessuno vuole farsi operare dal chirurgo più economico ma tutti cerchiamo quello più bravo).

La garanzia decennale: le imprese e i progettisti/direttori dei lavori devono essere responsabili dell'opera per almeno 10 anni (nel caso di impianti potrebbero/dovrebbero essere anche i gestori per un congruo periodo). Oggi la responsabilità della impresa è di soli 2 anni, spostandola a 10 il 90% della buche nella strade di Roma scomparirebbe.

Il sorteggio: è necessario creare occasioni per l'inserimento anche casuale di professionisti all'interno delle strutture di aggiudicazione e di valutazione dei lavori. In questo momento il sistema è totalmente bloccato e controllato in modo sistematico dall'alto. Introdurre criteri "casuali" per la composizione (anche solo parziale) delle commissioni di aggiudicazione delle gare e delle commissioni di collaudo dei lavori è l'unico sistema per scardinare la cupola, un limite al numero di incarichi ricoperti ed un criterio di turnazione sistematica impedirebbe l'attuale malcostume dove una limitata parte dei professionisti italiani è titolare di tutti gli incarichi. Ovviamente la turnazione non si può applicare alla progettazione che deve essere affidata necessariamente solo "per competenza". E' però necessario creare "da sistema" una occasione per i giovani professionisti di poter partecipare ad esperienze indispensabili per accrescere la propria professionalità. Per questi ultimi (sino, per esempio ai 35 anni, o nei primi 5 anni di professione) si dovrebbe, sempre per sorteggio, consentire l'inserimento in gruppi di progettazione, e nelle commissioni di aggiudicazione e collaudo dei lavori in modo da consentire il raggiungimento del rating minimo per poter partecipare alle gare di progettazione. La presenza di un giovane estraneo, ansioso di raggiungere la maggiore performance possibile per alzare il suo rating, rappresenterebbe un ottimo sistema automatico di controllo interno.

Il rating delle opere: anche per le opere da realizzare è necessario creare un elenco che tenga conto del "beneficio" che l'opera produrrà per la collettività. Anche in questo caso il sistema introduce un fattore di concorrenza: il progettista o l'ente pubblico, per vedere finanziata l'opera si impegnerà ad ottenere il miglior rapporto costo/beneficio, ma se le previsioni progettuali si dimostrassero, all'atto della esecuzione, troppo azzardate,  le forzature adottate in fase di progettazione si riveleranno un pessimo investimento per la carriera del progettista. Anche in questo caso si potrebbe riservare uno spazio ai giovani progettisti garantendo un fondo per il finanziamento di piccole opere "ad alto beneficio" in modo da stimolare l'iniziativa privata di gruppi di giovani e favorire le prime esperienze.

La critica: la critica che sarà mossa dai "soliti noti" a questa proposta sarà quella dei costi. Si dirà che introdurre l'analisi costi benefici obbligatoria aumenta gli oneri per la progettazione. Le risposte sono tre:

1) in parte è vero ma non adottare questo metodo fa molto comodo a "lor signori".

2) Con la introduzione delle leggi sulla sicurezza i costi a carico degli enti pubblici per oneri professionali sono quasi raddoppiati. La sicurezza è certamente aumentata ma non in modo sostanziale e si è impoverito tutto il settore  delle ispezioni e dei controlli, trasferendo la responsabilità  ai professionisti privati al soldo delle imprese. Con gli stessi soldi si poteva fare ben di meglio.

3) a suo tempo ho curato, per il Ministero LL.PP. una pubblicazione sul costo delle opere idriche proponendo una analisi statistica del costo delle reti idriche cittadine. La tabella finale è riprodotta qui di seguito. Al numero 207, evidenziato in rosso, c'è un progetto per una rete idrica di 13.000 abitanti costato meno di 4 Mld di lire ed al numero 228, sempre in rosso, una rete idrica per 15.000 abitanti costata quasi 22 Mld di lire. Il beneficio è praticamente lo stesso: rete idrica nuova per circa 15.000 abitanti ma il costo è quasi 5 volte superiore, il secondo progetto NON SAREBBE MAI STATO FINANZIATO se si fosse analizzato il suo rapporto COSTI /BENEFICI. Quanti soldi potrebbe risparmiare lo Stato Italiano ?


COD

tab. abitanti

IMPORTO DELLO STATO FINALE (relativo a tutti gli "oggetti" e tutti gli importi )

A) IMPORTO DELLO STATO FINALE / abitanti

COSTO FINALE (IMPORTI IPOTETICI +Stato finale RESIDUO )

B) costo medio          ( COSTO FINALE  / abitanti)

incidenza %     A / B

121

1.100

1.746.249.910

1.587.500

1.606.384.021

1.460.349

109

123

10.012

1.785.015.148

178.288

1.778.262.592

177.613

100

125

24.174

5.200.227.226

215.117

5.272.156.907

218.092

99

126

13.000

560.160.855

43.089

542.603.601

41.739

103

129

11.050

5.839.265.860

528.440

5.814.436.645

526.193

100

141

3.500

1.088.684.492

311.053

1.087.500.866

310.715

100

146

38.248

8.510.022.967

222.496

8.280.219.822

216.488

103

150

4.700

1.223.513.867

260.322

1.233.877.679

262.527

99

151

1.348

365.357.188

271.036

348875782

258.780

105

155

2.122

873.062.982

411.434

868.984.741

409.512

100

157

1.956

976.006.046

498.981

968.396.886

495.090

101

160

18.810

2.425.820.734

128.964

2.181.867.716

115.995

111

163

1.374

750.369.106

546.120

762.631.837

555.045

98

164

2.295

593.272.927

258.507

546.419.698

238.091

109

167

1.377

564.210.392

409.739

563.386.155

409.140

100

168

1.991

572.488.702

287.538

591.282.384

296.978

97

169

1.072

499.959.957

466.381

493.883.887

460.713

101

171

1.200

555463643

462.886

544.758.907

453.966

102

172

1.848

659.141.565

356.678

664.779.650

359.729

99

173

1.556

717.432.839

461.075

718.120.643

461.517

100

174

1.700

572.399.830

336.706

551567504

324.451

104

175

3.150

570.210.456

181.019

555052523

176.207

103

189

4.164

801.107.400

192.389

713.844.059

171.432

112

190

1.327

543.555.128

409.612

504.820.024

380.422

108

200

25.000

6.595.233.407

263.809

8.840.512.145

353.620

75

207

13.090

3.827.806.864

292.422

3.971.664.890

303.412

96

215

1.200

2.169.441.044

1.807.868

2.258.019.382

1.881.683

96

218

23.100

3.300.452.164

142.877

3.771.323.735

163.261

88

219

6.920

3.073.191.107

444.103

2.946.712.686

425.826

104

223

135.300

21.011.019.051

155.292

28.641.494.235

211.689

73

224

85.000

23.264.935.005

273.705

27.971.707.854

329.079

83

225

156.100

18.002.329.015

115.326

24.285.601.003

155.577

74

226

110.840

20.797.623.596

187.636

27.511.190.862

248.206

76

227

16.203

11.129.829.050

686.899

11.796.926.021

728.070

94

228

15.000

20.319.146.212

1.354.610

21.802.272.250

1.453.485

93

233

1.400

621.924.341

444.232

695.983.512

497.131

89

235

4.600

1.069.234.425

232.442

1.071.339.656

232.900

100

237

13.090

2.242.585.335

171.320

2.578.778.075

197.004

87

239

4.200

5.317.491.935

1.266.070

6.942.700.373

1.653.024

77

244

28.210

2.450.813.252

86.877

2.622.911.978

92.978

93

245

6.800

2.705.538.584

397.873

3.230.567.059

475.083

84

247

140.000

28.592.415.352

204.232

37.822.176.765

270.158

76


TOTALE

939.127

214.484.008.958

228.387

255.955.957.008

272.547

84


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