"IL DEBITO GRECO È IN BUONA PARTE ILLEGALE, ILLEGITTIMO E ODIOSO"
Queste le conclusioni principali del Rapporto, commissionato lo scorso aprile dal Presidente del Parlamento greco, coordinato dall'economista francese E. Toussaint e reso pubblico il 17 giugno.
Il Rapporto sostiene che l'attuale Governo greco è moralmente e giuridicamente legittimato a non riconoscere tutti i suoi obblighi di debitore a causa:
- della cattiva fede delle istituzioni creditrici che hanno costretto la Grecia a violare la legge nazionale e gli impegni internazionali derivanti dai diritti dell'uomo;
- della supremazia dei diritti umani sugli accordi che i precedenti governi greci hanno firmato con gli attuali creditori;
- della coercizione esercitata sulle autorità greche;
- delle clausole abusive che violano in modo flagrante la sovranità greca e la sua stessa Costituzione;
- del diritto che ogni Stato ha, secondo le norme e le consuetudini internazionali, di adottare misure per contrastare atti illegali che limitano la sua sovranità e autodeterminazione economica, nonché i diritti umani fondamentali.
Una prima sintesi delle conclusioni del rapporto è leggibile qui.
Non sono poche le istituzioni volontarie che si stanno mobilitando in favore della Grecia e tra queste merita di essere ricordata quella fondata dallo stesso Toussaint il CAC (Collettivo per un Audit Citoyen de la dette publique), che da tempo sostiene e prova che buona parte dei debiti sovrani sono frutto di corruzione, inganno e altre pratiche illecite da parte delle istituzioni bancarie private e internazionali e della collusione con molti esponenti della classe politica.