Il 15 marzo 2017 segna l'inizio del settimo anno di guerra per i bambini siriani. Una ricorrenza tragica, tanto più se si considera che il 2016 è stato l'anno peggiore per l'infanzia in questo tormentato paese, con un drammatico aumento nel numero di vittime.

UNICEF Italia - Segnalazione di Andreina Russo  - LEGGI TUTTO

OLTRE IL CHECK-POINT, L'IMMAGINAZIONE VOLA

di Gisella Evangelisti

Se Giuseppe e Maria, rifugiati in fuga dalla strage di bimbi proclamata dal re Erode nel secolo 1, fossero sbalzati col loro asinello nella Betlemme del secolo xxI,  scoprirebbero che l'unico giorno per non essere schiacciati in una calca disumana nel check point n.300, fra Gerusalemme e Betlemme, sarebbe il sabato, quando ci sono quasi  solo turisti. “Scusa  Maria., non c'era  questo dettaglio in Google Map”, le direbbe dispiaciuto Giuseppe. “Pazienza”,  risponderá debolmente Maria, che sente giá arrivare  le doglie del parto. “Ma adesso come facciamo”?

     Amos Oz

Sono le  3 e mezzo di mattina e la fila dei lavoratori palestinesi che devono passare il check point per andare a lavorare a Gerusalemme é giá lunga, e diventa un fiume vertiginoso per due ore.

ROMPIAMO IL SILENZIO SULL'AFRICA

Appello di padre Alex Zanotelli ai giornalisti italiani.

Rompiamo il silenzio sull'Africa. Non vi chiedo atti eroici, ma solo di tentare di far passare ogni giorno qualche notizia per aiutare il popolo italiano a capire i drammi che tanti popoli africani stanno vivendo.
Scusatemi se mi rivolgo a voi in questa torrida estate, ma è la crescente sofferenza dei più poveri ed emarginati che mi spinge a farlo. Per questo, come missionario e giornalista, uso la penna per far sentire il loro grido, un grido che trova sempre meno spazio nei mass- media italiani, come in quelli di tutto il mondo, del resto.
Trova infatti la maggior parte dei nostri media, sia cartacei che televisivi, così provinciali, così superficiali, così ben integrati nel mercato globale.

IL VOTO IN OLANDA
Chi avrebbe vinto?

 di Marco Borsotti

L’anno in corso é certamente molto importante per l’Europa. Infatti, in vari paesi ci saranno elezioni che potrebbero cambiare il corso delle relazioni tra paesi membri dell’Unione Europea. In Aprile i cittadini francesi sono chiamati al voto per eleggere il nuovo Presidente. In autunno in Germania si voterà per il rinnovo del Parlamento. L’Italia potrebbe votare quest’anno, anche se francamente dubito che ciò succeda. Inoltre, il Parlamento inglese ha dato il via libera all’avvio delle negoziazioni per l’abbandono britannico dell’Unione, un voto che non era scontato soprattutto nella forma in cui si é alla fine materializzato dando cioè  pieni poteri al governo in carica per negoziare i termini della scissione senza imporre, come alcuni volevano, paletti e limitazioni. Per ultimo, lo scorso mercoledì i cittadini olandesi hanno votato per rinnovare il loro Parlamento che era giunto al limite quinquennale del suo mandato. Questo voto era certamente atteso perché molto del dibattito interno che lo aveva preceduto si era centrato sulla questione europea. Al proposito non ci si scordi che furono tra gli altri gli olandesi coloro che affossarono il tentativo di imporre una Costituzione europea fortemente voluta dalla Commissione di Bruxelles e dal Consiglio dei capi di governo europei, ma bocciata dal voto popolare in alcuni paesi. 

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