PARTECIPAZIONE POLITICA: LA GENTE CHE DICE LA 'SUA'

Gisella al Mercato di una qualsiasi Città italiana

Ieri c'erano i gazebo politici in piazza e avevo voglia di dire la mia, una volta tanto, e gli ho detto ai grillini due cose.

1, che se vogliono davvero cambiare il mondo la smettano con gli insulti e le volgarità: dire a Napolitano che prenda la sua dentiera eccetera , mi fa schifo, diventerete vecchi anche voi, e questo è il livello morale di chi vuole cambiare il mondo?

2. In Italia il 70 per cento dei cittadini ha votato per un cambio, e perche non vi alleate col Pd e gli fate uscire il meglio?

UNA LISTA CIVICA ITALIANA

di P.B.

Che in Italia ci sia un risveglio dell'interesse politico è indubbio. Molti lo attribuiscono all'affermazione del Movimento 5 Stelle. Ma non è così. E' vero però che i così detti movimenti dal basso non hanno avuto una gran fortuna fino ad ora. Gli Indignati, i Viola, i Girotondi, i No Global, i Pirati; tutti esperimenti spontanei il cui slancio iniziale si è rapidamente esaurito nell'entusiasmo di alcune manifestazioni ben riuscite ma ancora incapaci di esprimere un seguito propositivo ed operativo. Il fatto che il Movimento 5 Stelle non sia un vero movimento di base perché legato all'iniziativa e al forte lideraggio di Beppe Grillo fa dubitare molti sulla possibilità reale che un Movimento di base possa avere successo duraturo nel nostro Paese.

DAL MOVIMENTO 5 STELLE AL GRILLISMO

di Paolo Basurto

FLASHBACK: FEBBRAIO 2010:

"Sergio non ha avuto dubbi. Ormai sulla via del ritorno. Il golfo di Salerno, sfoggiando timidi luccichii di un sole riluttante per tutto il pomeriggio. Il lungomare già acceso a ricevere la sera: ”Che bella città. Che bella giornata ! Meno male che ci siamo andati !”. Ottima sintesi.

Poco prima, nel saloncino gremito di gente della Feltrinelli, uno svociato Beppe Grillo aveva trovato l’energia per una chiacchierata delle sue.
Era arrivato a Salerno alle due del pomeriggio e s’era fatto il giro di tutti i gazebo della Città. Animando e commentando, compiaciuto per la quantità di giovani che andavano in giro a raccogliere firme.
Troppa gente alla Feltrinelli. Non c’era microfono. Tutti volevano sentire, anche fuori, in strada. Per fortuna

PROSPETTIVE CINESI

(II)

 

Gisella Evangelisti a colloquio con Eleonora Infuso

Capelli lunghi castani, giacchetta nera, pantaloni e tacchi alti, lo sguardo serio concentrato sui documenti della Giornata di Donne imprenditrici asiatiche e spagnole. La típica giovane professionista globalizzata, penso, che nella sua scalata al tetto di cristallo,   ha sempre meno tempo per le conversazioni gratuite. Invece no. Davanti a una tazza di té, mi racconta per ore come ha vissuto i suoi due anni di lavoro in Cina, un paese dalla cultura millenaria, immerso in un processo tumultuoso di crescita.  E la piacevole  conversazione, potrebbe continuare ancora. Dei suoi 26 anni, Eleonora Infuso ne ha passati almeno 6 fuori dall’Italia, cominció con un Erasmus a 16 anni, in una cittá del Colorado, in USA,  perché i genitori riuscirono a

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