A cura di Elena Basurto

cinema

LA MIGLIORE OFFERTA


Un film di Giuseppe Tornatore. Con Geoffrey Rush, Jim Sturgess, Sylvia Hoeks, Donald Sutherland, Philip Jackson.

C'è poco da fare, sono fiera quando un regista italiano è apprezzato abbastanza da avere la fiducia dell'industria cinematografica internazionale.

No, dico, Geoffrey Rush, Jim Sturgess e Donald Sutherland... non so se mi spiego!

Strepitosi tutti quanti. Anche se li abbiamo visti affrontare sfide più difficili... I loro personaggi non mostrano caleidoscopi di stati emotivi, ma sono solidi ed interessanti. Gli attori usano i loro visi per suggerire anime trasparenti e accennare possibili oscurità nascoste.

Di questo si tratta: della possibilità di

fingere, della capacità di avere una doppia natura.

 

La colonna sonora è fondamentale per mantenere costante un filo di incertezza, la suspense che arriva a sfibrare lo spettatore perche il colpo di scena liberatorio sembra non arrivare mai. E questo è un pregio, perche il film non cade in banalità.

Gli attori dunque, mostrano uno stato d'animo, siamo noi ad immaginarne l'altro, il lato oscuro. La paranoia è alimentata dai dubbi del protagonista, dalla colonna sonora, dalla scelta fotografica cupa e tempestosa.

La storia si sviluppa con fluidità, a contrasto con tutti i possibili mali che si potrebbero nascondere dietro l'angolo. Il contrasto sta tra ciò che succede e ciò che si teme. Esattamente il succo di una fobia. Ben due personaggi soffrono di fobia ed il regista riesce a suggerirne, più che la sofferenza, come si fa a guarire: prendere consapevolezza che c'è uno scollamento tra l'atrocità che immaginiamo e la non-poi-così-terribile realtà. Ma la colonna sonora ci ricorda che c'è ancora qualcosa che non quadra. La tensione cresce perché c'è qualcosa che non vediamo.

Infatti il disastro arriva, si dipana in un attimo rispetto alla lunghezza del resto del film...e lascia a desiderare. Già. Trovo che ci sia qualche problema di sceneggiatura: non si capisce perche tutti ce l'hanno così tanto con il protagonista. Insomma, il movente di ciascun personaggio è poco chiaro. Il caso è chiuso in modo maldestro.{jcomments on}

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