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IVANA NOMADE DIGITALE

Fra il Dentro e il Fuori. E la scoperta del Cerchio.

Incursione di Gisella Evangelisti nella biografia di Ivana Pinna

Se il buon giorno si vede dal mattino, qualche flash recuperato dalle vaghezze della mia infanzia vi dará un’idea delle precoci lotte di una bimba contro i limiti e confini del suo mondo. Eccomi a un anno alzandomi dal lettino di notte, per andare in bagno, da sola al buio. Eccomi imprigionata con altri due fratelli piú piccoli dentro un box di 1 metro e mezzo quadrato, una specie di recinto utilizzato da mia madre nel tentativo di tenerci per un po’ zitti e buoni. Ma ecco un piede (il mio) che martella a calci il portoncino di casa, per inseguire lá fuori mia madre, e si ferma solo quando vi appare un grosso buco.

TOLLERARE LA DISUGUAGLIANZA

IL CASO CILENO

di Jorge Fernandez (*)                  [Link orig. spagnolo]

Era il 1986 e in Cile il dittatore Pinochet reprimeva tutte le manifestazioni pubbliche in favore della democrazia. Difendeva il suo potere con le armi e sfruttava il sostegno di una parte importante dell’élite economica e sociale. Fu allora che un giovane di un quartiere borghese di Santiago scrisse una canzone:

“Unitevi al ballo dei rifiutati / Nessuno sentirà la nostra mancanza / Nessuno ci ha voluto realmente aiutare”.

La cantava il gruppo “I Prigionieri”, provocando l’entusiasmo della gente e l’ira del dittatore. La canzone di Jorge Gonzalez cominciava così:

Quando eravamo bambini ci dicevano di giocare a studiare / Gli uomini son fratelli e assieme devon lavorare / Ascoltavi i consigli / Con gli occhi sul professore / Sulla testa tanto sole / Ma non era affatto vero / Perché alla fine questi giochi / Terminavano per gli altri con allori e futuri / Ma lasciarono i miei amici a scalciare con le pietre […]

Trentasei anni dopo, con il dittatore ormai morto e un secondo governo del destrorso Sebastiàn Piñera -paradosso della

 
 
 
MESSAGGI DAL FUTURO
 
Il video che segue lo abbiamo preso da THE INTERCEPT [link] . Ci è sembrato tremendamente opportuno e particolarmente bello. Naomi Klein ha così commentato, sullo stesso sito:   "NON ABBIAMO il diritto di essere fiduciosi? Con gli incendi politici ed ecologici che imperversano, è irresponsabile immaginare un mondo futuro radicalmente migliore del nostro? Un mondo senza prigioni? Di belle case popolari verdi? Di muri di confine sepolti? Di ecosistemi guariti? Un mondo in cui i governi temono la gente invece del contrario?"
 

IL CILE CAMBIA

di Jorge Fernandez (*)                    [link orig. spagnolo]           

Forse potrebbe anche essere un gran trionfo quello che oggi si sta vivendo in Cile. Forse si tratta solo di un primo passo. Forse è solo il solito schema: cambiare tutto per non cambiare niente. Fatto sta è che nel Cile governato dalla destra sta accadendo qualcosa di storico: la nuova Costituzione verrà scritta assieme alle popolazioni originarie e in condizioni di parità di genere. 

Concretamente, il Congresso ha approvato di riservare a rappresentanti delle popolazioni indigene 17 seggi della Convenzione Costituzionale; organo che sarà costituito anche da un numero uguale di uomini e di donne.

I Mapuche, l’etnia maggioritaria che abita principalmente l’Araucania -antica frontiera all’epoca della colonizzazione spagnola- avrà sette rappresentanti.

PILLOLE RIFLESSIVE

QUEL MASCALZONE DI CRISTOFORO COLOMBO. Altro che Columbus Day. In varie città degli USA le statue dedicate a Colombo (e non sembra che siano poi tante) sono state prese di mira e distrutte o deturpate. [Chi volesse saperne di più può leggere un informato articolo sul Post a questo link]. Non è una grossa novità. Già da qualche tempo il Columbus Day veniva contestato. Celebrare la scoperta dell’America…ma perché? Semmai i veri scopritori erano quelli che da secoli già ci abitavano. La verità è che si celebra la scoperta da parte degli europei. Una scoperta che segna l’inizia di una nuova era: l’era del commercio mondiale, del colonialismo, dei grandi imperi, dei massacri in nome di Dio e dell’ipocrisia morale di una cultura rapace e crudele come quella dell’Occidente, che, allora, era essenzialmente l’Europa. Abbasso Colombo che ne è un degno simbolo! E giù a dargliene di santa ragione, al Cristoforo Colombo. Senza scrupoli, aveva sbagliato tutti i calcoli e non fu nemmeno capace di ammetterlo.  Il Nuovo Mondo, come lui stesso volle chiamarlo, era un tesoro di risorse: schiavi ed oro. Fu accolto dai nativi a braccia aperte e generosamente. Scambiato come un Dio caduto dal cielo e lui massacrò tutti quelli che non volevano obbedire alle sue leggi di sfruttamento. A un certo punto cominciò a prendersela con gli stessi coloni spagnoli che

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