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FAREI DI TUTTO PER TE

 di Jorge Fernandez                                                                                                    [Link orig. spagnolo]  

 Il più difficile non è stato nascondermi. Nemmeno il timore che mi scoprissero. La cosa peggiore è stata sopravvivere mentre sapevo che lei continuava la sua vita tranquillamente, lasciando il passato nel passato. E’ stato un sacrificio perché il nostro futuro fosse migliore. Ma ne è valsa la pena? Continuo a domandarmelo ogni volta. Per tanto tempo avevo atteso un segnale e, finalmente, apparve la sua poesia nella rivista:

Me ne andrei con te

Verso la terra dove piove vento

Dove gli uomini dissotterrano futuro

CHI CONOSCE BOLSONARO

una lettera di Frei Betto

Il comportamento del Presidente del Brasile Bolsonaro, di fronte alla tragedia della pandemia lascia molti stupefatti e costernati nel mondo. Purtroppo non è l'unico, e, mentre, da un lato, ci si augura che il buon senso abbia il sopravvento e che le persone che hanno eletto dirigenti le cui decisioni hanno una tinta sempre più fosca di incompetenza se non di criminalità, dall'altro ci si domanda fino a che punto si tratta solo di preterintenzionalità e non di interessi cinicamente perseguiti. La lettera che segue ci è pervenuta attraverso amici. E' stata scritta da Frei Betto, al secolo, Antonio Carlos Vieira Christo. Per chi già non lo conoscesse, è un frate domenicano, scrittore di numerosi libri. Pluripremiato. Molto impegnato ideologicamente e teologicamente. Esplicito oppositore del tremendo regime militare che afflisse il Brasile negli anni '70. Torturato e imprigionato, non ha mai smesso il suo impegno sociale. Tutto questo per dire che, forse, la sua lettera merita una certa attenzione e ci pone la domanda di come sia possibile che, in regime democratico, le persone si lascino a tal punto manipolare da convincersi ad appoggiare dirigenti così poco affidabili. E questo, ovviamente non vale solo per il Brasile.

LETTERA AGLI AMICI E AMICHE ALL’ESTERO
 
"Care amiche e cari amici,
 
in Brasile si sta consumando un genocidio! Mentre vi scrivo, 16 luglio, il Covid-19, apparso da queste parti nel febbraio di quest’anno, ha già ucciso 76mila persone. Sono già 2 milioni le persone contagiate. Entro domenica prossima, 19 luglio, arriveremo a 80 mila vittime. È verosimile che in questo momento, mentre state leggendo questo mio drammatico appello, si raggiunga la soglia dei 100mila morti.

DONNE MITICHE  

a colloquio con la pittrice Flavia Totoli 

di Paolo Basurto  

"Sí,Totoli è un cognome italiano. Il mio bisnonno era italiano. Ho passato qualche tempo a Milano. Ma io sono curiosa. Giro il mondo. Mi fermo un po' di piú o un po' di meno, secondo quello che succede.  Non sono cosí giovane come pensi. Ho 38 anni e già un divorzio nella mia esperienza. Sono brasiliana, nata e cresciuta a San Paolo".  

Si solleva i capelli inanellati per darsi sollievo dal caldo. Il suo sguardo nero brillante mi casca addosso con simpatia. È uno sguardo penetrante ma pacifico. Mi aspettavo una lama tagliente e bellicosa, da guerriera appassionatamente femminista. L'avevo vista in un evento streaming della Bibliomusicineteca, un'associazione culturale dal nome incredibile ma sempre ricca di belle iniziative. Si commentava l'esposizione dei disegni di Flavia. 'Mujeres iconicas' 'Donne mitiche', per tradurre alla svelta. Mi convinsi a vedere la mostra. I disegni mi impressionarono. Potenti ed essenziali. Celebravano la bellezza della donna soprattutto nera, concentrata nel viso, nel portamento della testa e, in particolare, nei capelli, anche quando questi non c'erano, come in un bellissimo profilo rapato a zero.  

Adesso Flavia è di fronte a me e accetta paziente e disponibile, le mie piccole provocazioni per tentare di conoscere il segreto sempre misterioso della sua ispirazione e della sua tecnica espressiva. 

Dal libro di SOL FANTINDECIME QUE SOY LINDA [Dimmi che sono bella] (2011); Buenos Aires, ed. Milena Caserola 

 [Link orig. spagnolo; trad. it. di P.B.]

 

       FAMMI I COMPLIMENTI

regalami fiori e cioccolatini e dimmi che sono bella 

fiori e cioccolatini eppoi chiamami  mia principessa altrimenti  

altrimenti svanisco 

ti prometto ti prometto che ti amerò per sempre e all'infinito 

dammi fiori e cioccolatini perché senza di te amor mio, mio re 

sono meno di niente  

PILLOLE RIFLESSIVE

QUEL MASCALZONE DI CRISTOFORO COLOMBO. Altro che Columbus Day. In varie città degli USA le statue dedicate a Colombo (e non sembra che siano poi tante) sono state prese di mira e distrutte o deturpate. [Chi volesse saperne di più può leggere un informato articolo sul Post a questo link]. Non è una grossa novità. Già da qualche tempo il Columbus Day veniva contestato. Celebrare la scoperta dell’America…ma perché? Semmai i veri scopritori erano quelli che da secoli già ci abitavano. La verità è che si celebra la scoperta da parte degli europei. Una scoperta che segna l’inizia di una nuova era: l’era del commercio mondiale, del colonialismo, dei grandi imperi, dei massacri in nome di Dio e dell’ipocrisia morale di una cultura rapace e crudele come quella dell’Occidente, che, allora, era essenzialmente l’Europa. Abbasso Colombo che ne è un degno simbolo! E giù a dargliene di santa ragione, al Cristoforo Colombo. Senza scrupoli, aveva sbagliato tutti i calcoli e non fu nemmeno capace di ammetterlo.  Il Nuovo Mondo, come lui stesso volle chiamarlo, era un tesoro di risorse: schiavi ed oro. Fu accolto dai nativi a braccia aperte e generosamente. Scambiato come un Dio caduto dal cielo e lui massacrò tutti quelli che non volevano obbedire alle sue leggi di sfruttamento. A un certo punto cominciò a prendersela con gli stessi coloni spagnoli che

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