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BANCHE E CRISI ALIMENTARE

MA DAVVERO LA GUERRA IN UCRAINA GIUSTIFICA L’AUMENTO DEI PREZZI DEI PRODOTTI ALIMENTARI? CHI CONTROLLA LE BANCHE?

di Paolo Basurto

Secondo Milano Finanza “Guerra in Ucraina, shock energetico e incremento dei prezzi di trasporto hanno fatto schizzare verso l’alto i costi dei prodotti alimentari.” Secondo la Banca Mondiale i prezzi dei beni alimentari sono aumentati in un anno del 23%. E le cose, ci dicono, andranno sicuramente peggio. Nel 2008 abbiamo vissuto una crisi simile e qualcuno si è azzardato a puntare il dito sul ruolo sconsiderato e, senza mezzi termini, criminale delle Banche. Non è successo nulla. Il mondo finanziario rimane intoccabile e stavolta nessuno prende il rischio di avanzare sospetti. Eppure già nel 2012 scrivevo su questo stesso sito, quanto segue:

Jean Ziegler, relatore alle Nazioni Unite per il diritto all'alimentazione, affermò senza mezzi termini, in un'intervista

E' TORNATA LA PARATA !

di Aurelia Porvenir

Diciamo la verità. A quanti di noi, a parte i più convinti appassionati di divise e gagliardetti, suscitava una puntina di fastidio la parata militare del 2 giugno? Con la sua retorica patriottica, l’eccesso di auto-celebrazione dei vari corpi e delle alte cariche dello Stato, lo sfoggio a volte eccessivo di autoritarismo e perfino machismo che la caratterizzavano almeno fino a non molti anni fa.
A me, confesso, di fastidio ne suscitava un po’ più di una puntina. E da parecchio tempo giusto uno sguardo al passaggio delle frecce tricolori e poi basta!
Che poi queste frecce… ma qualcuno è mai riuscito a vederle per davvero nel momento culminante del passaggio con le scie colorate? A parte quelle che vediamo in televisione, naturalmente. Io le inseguo da anni. Quando sento da lontano il rombo dei motori afferro il cellulare per fotografarle, corro in terrazza e al massimo riesco a immortalare un vago ghirigoro di colore sbiadito che si attarda pigramente nel cielo mentre loro stanno già atterrando nell’aeroporto di destinazione.
Però quest’anno la parata un po’ di simpatia me l’ha fatta. Sarà che è stata sospesa per due anni a causa del Covid e il suo ritorno è un gran bel segnale di ripresa di una vita quasi normale.

Recensione di Aurelia Porvenir

libri - INCIPIT MON AMOUR

"Annientare" (Ed. La Nave di Teseo, 2022)

                                        di Michel Houellebecq

 

Certi lunedì di fine novembre o di inizio dicembre, soprattutto se sei scapolo, hai la sensazione di essere nel braccio della morte. Le vacanze estive non sono che un ricordo sbiadito, l’anno nuovo è ancora lontano; la prossimità del nulla è insolita.

Lunedì 23 novembre  Bastien Doutremont decise di andare al lavoro in metropolitana…

Inizia così l’ultimo romanzo di Michel Houellebecq, un poderoso volume edito in Italia da La nave di Teseo.

Sono molto sensibile agli incipit. Da quelle poche righe iniziali capisco, o credo di capire, se il libro mi piacerà o meno. Certo mi è capitato di ricredermi. E un libro che pensavo mi sarebbe piaciuto poi mi ha deluso. O un altro che all’inizio mi respingeva tanto da abbandonarlo dopo poche righe poi, ripreso in mano dietro la spinta di amici o di abili recensori, ha finito per catturarmi. Ma queste sono le eccezioni.

Un incipit per essere accattivante non deve essere frettoloso ma neanche prolisso; deve essere  ben scritto ma non pedante; non deve essere astruso ma, sì, un po’ misterioso.

Come va con l’incipit di “Annientare”?

IN CILE NIENTE LUNA DI MIELE PER BORIC

di Jorge Fernandez Correa (*)     [link orig. spagnolo]

E’ trascorso un mese da quando Gabriel Boric ha assunto la funzione di Presidente della Repubblica. Molti constatano con costernazione che il suo Governo non ha goduto della tradizionale ‘luna di miele’ sulla quale sempre hanno fatto affidamento i Presidenti neo-eletti. E’ vero. A Boric hanno dato addosso fin dal primo giorno. Avrebbe mai potuto essere diverso? Difficile. Il contesto nazionale si sta deteriorando da vari anni: per cominciare, la rivolta sociale del 2019. Poi, son cominciati i conflitti con gli estremisti mapuce, quindi una Convenzione Costituzionale dominata in molti settori dalla sinistra extra-parlamentare; una crisi migratoria dovuta a migliaia di entrate illegali incluse quelle dovute a pericolose bande criminali; un aumento esponenziale del narco-traffico; la crisi economica causata dalla pandemia e il ritiro dei depositi dalle Associazioni dei Fondi Pensioni (AFP) dovuto al fatto che gli associati stanno ritirando i loro capitali con la speranza che, giunto il momento della pensione, sarà lo Stato a garantirla. E finalmente, come se non fosse abbastanza, si sta sviluppando nella popolazione uno stato d’animo che in molti casi si avvicina  a ciò che viene chiamato “un totale esaurimento e una disperazione indotta”.

PILLOLE RIFLESSIVE

QUEL MASCALZONE DI CRISTOFORO COLOMBO. Altro che Columbus Day. In varie città degli USA le statue dedicate a Colombo (e non sembra che siano poi tante) sono state prese di mira e distrutte o deturpate. [Chi volesse saperne di più può leggere un informato articolo sul Post a questo link]. Non è una grossa novità. Già da qualche tempo il Columbus Day veniva contestato. Celebrare la scoperta dell’America…ma perché? Semmai i veri scopritori erano quelli che da secoli già ci abitavano. La verità è che si celebra la scoperta da parte degli europei. Una scoperta che segna l’inizia di una nuova era: l’era del commercio mondiale, del colonialismo, dei grandi imperi, dei massacri in nome di Dio e dell’ipocrisia morale di una cultura rapace e crudele come quella dell’Occidente, che, allora, era essenzialmente l’Europa. Abbasso Colombo che ne è un degno simbolo! E giù a dargliene di santa ragione, al Cristoforo Colombo. Senza scrupoli, aveva sbagliato tutti i calcoli e non fu nemmeno capace di ammetterlo.  Il Nuovo Mondo, come lui stesso volle chiamarlo, era un tesoro di risorse: schiavi ed oro. Fu accolto dai nativi a braccia aperte e generosamente. Scambiato come un Dio caduto dal cielo e lui massacrò tutti quelli che non volevano obbedire alle sue leggi di sfruttamento. A un certo punto cominciò a prendersela con gli stessi coloni spagnoli che

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