A cura di Elena Basurto

cinema

OBLIVION

Un film di Joseph Kosinski. Con Tom Cruise, Morgan Freeman, Olga Kurylenko, Andrea Riseborough

Così spesso l’estetica del futuro viene immaginata con un design minimalista, forti luci bianche, contorni sfumati di un'ambientazione eterea, che ovviamente nascondono una qualche grande angoscia, quasi sempre legata ad una forte limitazione della libertà.

Oblivion combina vari elementi già visti, in molti film fantascientifici sul futuro, e neanche si fa un particolare sforzo per nascondere il fatto che si attinga liberamente ad illustri precedenti nel genere, ma è proprio per questo che glielo si perdona. E’ una voluta rielaborazione di cose già sentite,

A cura di Elena Basurto

cinema

NELLA CASA

Un film di François Ozon. Con Fabrice Luchini, Ernst Umhauer, Kristin Scott Thomas, Emmanuelle Seigner, Denis Menochet.Titolo originale Dans la maison. Drammatico, durata 105 min. - Francia 2012. -

L’attore francese Fabrice Luchini ha delle caratteristiche espressive molto marcate (tanto, infatti, che uno potrebbe pensare che sia un perfetto caratterista): la faccetta con gli occhioni da cucciolo spaurito, la voce da pignolo… Che interpreti un buono, un cattivo, uno stupido o un furbo, utilizza sempre le sue caratteristiche da indifeso; il buono risulta tenero, il cattivo risulta irritante, lo stupido è ingenuo, il furbo ingannevole. Detta così sembrerebbe che lo consideri un attore monotono, eppure è proprio il contrario, e non mi stanco mai di vederlo.

A cura di Ida Verrei                                                                              

libri

Mister Yod non può Morire

di Maria Antonietta Pinna

Ed. La Carmelina

“Mister Yod non può morire” di M. A. Pinna è una proposta teatrale che coniuga elementi realistici con quelli simbolici e surrealisti.

Nella nota introduttiva l’autrice stessa fornisce una prima chiave di lettura del suo dramma e ne sottolinea il significato allegorico: è un Dio creato dall’irrazionalità  dell’uomo che, nella  perdita della concezione del tempo e dello spazio, non riuscendo più a reggere il peso della propria identità, diviene “altro” e cerca nella morte la risoluzione della sua crisi esistenziale, “per poi scoprire di voler vivere ancora”. (pag.11 nota dell’autore)

Yod, il cui nome è la prima delle quattro lettere che in alfabeto ebraico compongono il nome di Dio,

A cura di Elena Basurto

cinema

LA MIGLIORE OFFERTA


Un film di Giuseppe Tornatore. Con Geoffrey Rush, Jim Sturgess, Sylvia Hoeks, Donald Sutherland, Philip Jackson.

C'è poco da fare, sono fiera quando un regista italiano è apprezzato abbastanza da avere la fiducia dell'industria cinematografica internazionale.

No, dico, Geoffrey Rush, Jim Sturgess e Donald Sutherland... non so se mi spiego!

Strepitosi tutti quanti. Anche se li abbiamo visti affrontare sfide più difficili... I loro personaggi non mostrano caleidoscopi di stati emotivi, ma sono solidi ed interessanti. Gli attori usano i loro visi per suggerire anime trasparenti e accennare possibili oscurità nascoste.

Di questo si tratta: della possibilità di

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