Dal libro di SOL FANTIN, DECIME QUE SOY LINDA [Dimmi che sono bella] (2011); Buenos Aires, ed. Milena Caserola
[Link orig. spagnolo; trad. it. di P.B.]
FAMMI I COMPLIMENTI
regalami fiori e cioccolatini e dimmi che sono bella
fiori e cioccolatini eppoi chiamami mia principessa altrimenti
altrimenti svanisco
ti prometto ti prometto che ti amerò per sempre e all'infinito
dammi fiori e cioccolatini perché senza di te amor mio, mio re
sono meno di niente
FAMMI I COMPLIMENTI:
sono un Membro Onorario
di questo smembrato clan d'esseri
umani –sottoclasse: donne
minoranza ci chiamano perchè siamo
minoranza nel corso egemonico
di un pianeta che continua a girare su un asse
VERTICALE
sono Membro Onorario
perché sono competitiva
sono possessiva e sono
complicata
capricciosa
e bella
le borse che uso son piene di cose
e prima di uscire mi giro e rigiro
E ROMPO LE PALLE
li ho approvati da bambina gli esami del saper dire
sempre di sì
sempre di sì
sempre di sì
fino ad intossicare il sangue col rancore
ma non importa il sangue
noi lo perdiamo ne abbiamo in abbondanza scorriamo materia
primigenia dal nostro congenito
pianto senza motivo
è questo che fa la differenza: biologicamente
scorriamo sangue
biologicamente
non abbiamo di che preoccuparci
perché in caso di catastrofe
nelle scialuppe vanno per primi donne vecchi e bambini
donne
vecchi
e bambini
il vantaggio con noi è che non c'è bisogno di capirci,
solo di amarci
FAMMI I COMPLIMENTI:
competitiva complicata e piccolina
come un bell'angelo
con la furia seppellita dentro perché le grida mai
escono nitide sempre le grida
escono fuori tempo e perciò sembrano
acuti stridii che stordiscono
grida di un'isterica perché vengono
da una voce oppressa
da una voce mutilata
da una voce congelata nel profondo di corpi perlacei
con le unghie dipinte
imbellettata l'insonnia
le profonde ciglia
attorcigliate
sì: noi le regine noi le cagne le puttane
quelle che sempre ti si avvitano come
la vipera grigia dell'eden che scacciò il povero uomo
dal suo paradiso
non sappiamo dire quello che manca
non sappiamo dire quello che resta
non sappiamo dire quando basta
non sappiamo bruciare col fuoco
chiaro e diritto che sale ai cieli noi
siamo terra e la terra
si calpesta
(rosa la gonnellina rosa la borsetta rosa
fucsia rosa o forse lilla però mai
celeste
sempre che non ci siano fiorellini
o nastrini
o cuoricini)
e che adesso lo dicano
ancora queste pazze
ancora scalciando però alto e forte che a loro piace
che le lascino salire sul bus
che le uccidan gli insetti sfigurando la pelle delicata
che godono molto che le prendano così tenendole
per le esili braccia di ragno
che lo dicano adesso
quanto le piace e molto
essere delle colombe in gabbia
NO
NON CI PIACE
non ci piace abbassare lo sguardo
quando un uomo per strada
ci dice TI ROMPO TI SPACCO NO
non ci piace vedere sempre nell'altre
una rivale
svuotare ceneriere misurarci la pancia
non sapere CHE CAVOLO VOGLIAMO
PERCHE' C'E'
nell'intimo ROTTO del nostro maledetto
battito timoroso
UN CORSETTO che ci annebbia
perché esiste e si interpone
tra ME e il mio DESIDERIO
sempre un qualcuno ERETTO
STRINGENDOMI da dentro
la gola:
NO.
Regalami fiori e cioccolattini e dimmi che sono bella
fiori e cioccolatini eppoi chiamami mia principessa altrimenti
altrimenti svanisco
ti prometto ti prometto che ti amerò per sempre e all'infinito
dammi fiori e cioccolatini perché senza di te amor mio, mio re
sono meno di niente
FAMMI I COMPLIMENTI
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da NORMALIDAD (2018). Buenos Aires: Sol Fantin