Recensione di Aurelia Porvenir
libri - INCIPIT MON AMOUR
"Annientare" (Ed. La Nave di Teseo, 2022)
di Michel Houellebecq
“Certi
lunedì di fine novembre o di inizio dicembre, soprattutto se sei scapolo, hai la sensazione di essere nel braccio della morte. Le vacanze estive non sono che un ricordo sbiadito, l’anno nuovo è ancora lontano; la prossimità del nulla è insolita.
Lunedì 23 novembre Bastien Doutremont decise di andare al lavoro in metropolitana…”
Inizia così l’ultimo romanzo di Michel Houellebecq, un poderoso volume edito in Italia da La nave di Teseo.
Sono molto sensibile agli incipit. Da quelle poche righe iniziali capisco, o credo di capire, se il libro mi piacerà o meno. Certo mi è capitato di ricredermi. E un libro che pensavo mi sarebbe piaciuto poi mi ha deluso. O un altro che all’inizio mi respingeva tanto da abbandonarlo dopo poche righe poi, ripreso in mano dietro la spinta di amici o di abili recensori, ha finito per catturarmi. Ma queste sono le eccezioni.
Un incipit per essere accattivante non deve essere frettoloso ma neanche prolisso; deve essere ben scritto ma non pedante; non deve essere astruso ma, sì, un po’ misterioso.
Come va con l’incipit di “Annientare”?