AUTORITRATTO [link orig. spagnolo]
di Sonia Garcia Garcia
Inutile è scrivere di te.
Nelle profondità della tua opera
più ci guardo più mi ci ritrovo:
Sono l’altra Frida
Quella dello specchio.
Tu, l’icona,
la mitica, l’intensa.
Dea Azteca,
Tlazolteotl, la pura,
che divora
la sporcizia del mondo.
Coatlicue, dea della vita e della morte,
avvolta di serpenti come gonne.
Una dea rotta,
il corpo martoriato
e nascosto
da spettacolari
sottane, trecce e corsetti,
cappelli tethuani [*],
cornici come lune
per il tuo viso di farfalla scura.
Ti sei partorita tu stessa
Non sei nata ma,
schiusa, come una crisalide,
nel tuo pianeta doloroso.
Io non ti ho conosciuta
però, nella mia mente
il Messico sei tu.
Dipingo la mia casa d’azzurro,
sento il mio corpo lacerato
e le mani insanguinate
Della tua vita nelle memorie leggo
Che ti arrendi all’amore
Non dimenticarmi, tu chiedi.
Così è,
il mondo non t’ha dimenticato.
Hai costruito la tua leggenda,
forse per vanità o
perché era l’unico modo per
raccontare il dolore.
Non dipingesti mai dei sogni, ma la tua realtà.
Eri tu questa porca realtà!
L’incarnazione del Messico,
un animale ferito a morte.
Come me, cinque lettere ti contengono,
Frida, sinonimo del mondo intero.
Frida, dal pennello pieno di colori,
dalle collane di creta e argento,
quella dagli anelli d’oro,
quella che soffre,
quella infilzata da un passamano,
quella che prese fuoco e
recuperò il suo corpo sano e intero
dalle fiamme,
quella dal viso mille volte fotografato,
è lei quella che rimane tra noi.
La Frida che porto dentro,
Io sola la conosco.
Io sola la sopporto.
Come te, è una Frida che piange.
Che a volte ha la febbre.
Entra in calore.
Può essere feroce.
E il desiderio la prende.
Come te, mille volte sfugge
dalle braccia della morte
per uscirne accesa
da mille colori
di serpente.
Tu sei nata nella Rivoluzione
Io sono arrivata intatta al secolo ventuno
Come te, ritraggo me stessa
perché sono il motivo che conosco meglio.
Come sarà dipingere per salvarsi?
Come sarà scrivere per salvarsi?
Quello che è certo entrambe abbiamo un dono
per salvarci da noi stesse.
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Sonia Garcia Garcia
[*]di Tehuantepec
Trad. dallo spagnolo di P.Basurto