IL SEMESTRE SURREALE

di Roberto Villani

E’ incomprensibile lo scalpore che sta suscitando la nomina delle due commissioni di 10 saggi effettuata da Napolitano a conclusione dell’ infruttuoso mandato esplorativo fatto da Bersani e dell’altrettanto infruttuose consultazioni avute con i rappresentanti dei diversi gruppi parlamentari per dare vita ad un governo.

L’iniziativa del Presidente della Repubblica non ha precedenti e non è prevista in alcuna norma o prassi costituzionale per il semplice motivo che non ha alcun valore dal punto di vista giuridico – costituzionale.

SE ANCHE NAPOLITANO SCIVOLA

di Roberto Villani

Il Tribunale di Milano, nel corso del processo contro Berlusconi per le vicende collegate alla ragazza marocchina Ruby, ha chiesto di verificare se, per una malattia agli occhi, fosse legittimo l’impedimento dell’imputato a presenziare all’udienza della quale gli avvocati della difesa avevano chiesto il rinvio. Il Tribunale ha disposto quindi la visita dell’imputato da parte di medici accreditati presso il Tribunale stesso, seguendo quella procedura che quotidianamente è attuata in tutte le aule di giustizia per le parti in causa o per testimoni che chiedono rinvio per legittimo impedimento. L’iniziativa dei Giudici, ripetuta poi ogni volta che è stato eccepito il legittimo impedimento, ha suscitato una reazione politica senza precedenti, portando i rappresentanti parlamentari di un intero partito (equivalente ad oltre un quarto degli elettori)  ad una simbolica occupazione delle aule del Tribunale con coinvolgimento del Capo dello Stato a salvaguardia del potere politico e del diritto di Berlusconi a svolgere la sua attività di leader che evidentemente avevano ritenuto pregiudicata dalla necessità di presenziare alle udienze.

HABEMUS PAPAM! E il popolo di Dio?

di Mauro Magini

I comuni fedeli del mondo hanno assistito con stupore alla storiche dimissioni di Benedetto e ora gioiscono per il successore Francesco I che, già nel nome, fa intravedere, speriamo, grandi novità. Ma lo stupore prima, l’attesa poi e infine la gioia ora, possono configurarsi come una partecipazione del “popolo di Dio” all’elezione della guida spirituale della cristianità? Certamente no! A partire da Costantino (se non già da prima) la chiesa ha fatto la sua scelta definitiva tra Dio e Mammona e ha scelto il potere, il danaro, le ricchezze e in pochi decenni i cristiani sono diventati da perseguitati persecutori. E questo ha avuto un ovvio riflesso sulle dinamiche interne relative al “vescovo di Roma” che è diventato sempre più un simbolo di potere terreno e non di guida spirituale e pian piano, con il consolidarsi del suo potere anche nei confronti degli altri vescovi, è diventato “papa” con pretese temporali che lo identificavano sempre più come un monarca assoluto. Il “popolo” se mai ha avuto una qualche partecipazione nella scelta del vescovo romano (e nei secoli a cavallo del medioevo ne ha avuta) l’ha esercitata come avviene tra fazioni politiche avverse che devono eleggere il proprio candidato, un nobile di questa o quella famiglia. I significati spirituali erano certamente assenti e non poteva essere diversamente vista la natura del papato.

POPULISMO O PEGGIO?

di Roberto Villani

Con l’avvicinarsi delle elezioni i contendenti politici non hanno più ritegno e gareggiano in superficialità nel sostenere le proposte che suscitano più sensazione fra il popolo, senza preoccuparsi che siano ragionevoli, cioè frutto di un ragionamento.

Si dice che questo sarebbe populismo, ma il termine mi sembra perfino lusinghiero per la realtà italiana; vorrei fare degli esempi che non sono classificabili fra le ideologie (populismo) ma, scusate il termine, fra le prese per i fondelli. Tanto più gravi perché provengono da chi è stato o si propone di essere il legislatore e quindi il “tecnico”

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