a cura di Elena Basurto

cinema

AMERICAN HUSTLE

Un film di David O. Russell. Con Christian Bale, Amy Adams, Bradley Cooper, Jeremy Renner, Jennifer Lawrence

David O. Russell aveva già firmato “Il Lato Positivo” in cui un sorprendente Bradley Cooper  riusciva a dare spessore e umanità ad un personaggio affetto da bipolarismo, senza per questo lasciarci un senso di pesantezza opprimente.

“American Hustle” avanza di una considerevole spanna, riuscendo a giostrare un coro di personaggi, intrecciati da una vicenda spassosa nonché rischiosa, con altrettanta attenzione.

E’ proprio vero che la riuscita dei personaggi dipende dalla perfetta sintonia tra sceneggiatura, regìa ed il talento dell’attore. In questo film troviamo attori dalle capacità  consolidate (Christian Bale, Amy Adams e lo stesso Bradley Cooper) che il regista è stato capace di plasmare e far piroettare lungo i confini tra la commedia e il dramma.

Sono rimasta particolarmente colpita dalla giovane Jennifer Lawrence che risulta perfetta in un ruolo nervoso tanto quanto in uno epico(Hunger Games).

A cura di P.B.

libri

'LUI E' TORNATO'

di Timur Vermes

ed. Bombiani (disponibile anche come e.book)

<<"Non era tutto sbagliato". Si può cominciare da questo>>.  Così finisce il libro di Timur Vermes  'Lui è tornato', con il nuovo slogan di Hitler che, integrato perfettamente alla moderna Germania, ha capito benissimo  che non c'è nessuna differenza con quella vecchia dei suoi tempi e, come allora, si appresta a conquistarla di nuovo senza ombre di dubbi sull'esito della sua sfida.

Sconcertante!  Il Venerdì di Repubblica ci ha fatto una copertina su questo libro divenuto rapidamente un best seller in Germania e lo ha recensito come un avvenimento, letterario e, in certo modo, politico. Che succederebbe se Mussolini tornasse nell'Italia di oggi?

L'idea di far rivivere Hitler in carne ed ossa  facendolo miracolosamente risvegliare dal sonno

A cura di Elena Basurto

cinema

NELLA CASA

Un film di François Ozon. Con Fabrice Luchini, Ernst Umhauer, Kristin Scott Thomas, Emmanuelle Seigner, Denis Menochet.Titolo originale Dans la maison. Drammatico, durata 105 min. - Francia 2012. -

L’attore francese Fabrice Luchini ha delle caratteristiche espressive molto marcate (tanto, infatti, che uno potrebbe pensare che sia un perfetto caratterista): la faccetta con gli occhioni da cucciolo spaurito, la voce da pignolo… Che interpreti un buono, un cattivo, uno stupido o un furbo, utilizza sempre le sue caratteristiche da indifeso; il buono risulta tenero, il cattivo risulta irritante, lo stupido è ingenuo, il furbo ingannevole. Detta così sembrerebbe che lo consideri un attore monotono, eppure è proprio il contrario, e non mi stanco mai di vederlo.

A cura di Elena Basurto

cinema

LA MIGLIORE OFFERTA


Un film di Giuseppe Tornatore. Con Geoffrey Rush, Jim Sturgess, Sylvia Hoeks, Donald Sutherland, Philip Jackson.

C'è poco da fare, sono fiera quando un regista italiano è apprezzato abbastanza da avere la fiducia dell'industria cinematografica internazionale.

No, dico, Geoffrey Rush, Jim Sturgess e Donald Sutherland... non so se mi spiego!

Strepitosi tutti quanti. Anche se li abbiamo visti affrontare sfide più difficili... I loro personaggi non mostrano caleidoscopi di stati emotivi, ma sono solidi ed interessanti. Gli attori usano i loro visi per suggerire anime trasparenti e accennare possibili oscurità nascoste.

Di questo si tratta: della possibilità di

a cura di Elena Basurto

cinema

 

Le Belve

Titolo originale Savages. Thriller, durata 131 min. - USA 2012. Film di Oliver Stone. Con Blake Lively, John Travolta, Aaron Johnson, Salma Hayek, Emile Hirsch.

Sperare di vivere una vita idilliaca trafficando droga è un illusione, e fin qui siamo d'accordo. L'uso della violenza in questo film non è centellinato, forse per far passare proprio questo messaggio. Ma si tratta di violenza di immagini, dettagli raccapriccianti di budella, sangue, cervella e globi oculari sparsi sulle pareti. L'associazione di questo con personaggi che comunque sono da film di azione, lascia perplessi.

Una regina della droga che sfiora il comico, un poliziotto corrotto da Pulp Fiction, i

A cura di P.B.

libri

'1 Q 8 4'

di Haruki Murakami

ed. Einaudi (disponibile anche come e.book)

Non avevo mai letto nulla di Haruki Murakami. Ma questo libro dal titolo curioso e intrigante aveva ricevuto molte recensioni quasi tutte assai positive. Quando ho visto che era disponibile in versione e-book me lo sono subito scaricato e portato in viaggio. Meno male; un fiume. Non è un libro ma ben tre. Millecentocinquanta pagine nella traduzione italiana, edizione a stampa di Einaudi. Ad averli in valigia avrebbe ingombrato non poco.

Ma se non ero informato su Murakami questo non significa che non fosse già affermato come autore di buona narrativa, apprezzato internazionalmente e in particolare nel suo Paese, il Giappone, dove ha raccolto molti premi e dove ha scoperto la sua vocazione letteraria abbastanza presto, dopo singolari esperienze lavorative, compresa la gestione di un jazz-bar che sembra averlo divertito parecchio. Un signore interessante, insomma, e piuttosto fantasioso non solo nei suoi romanzi ma anche nella vita reale.

A cura di Elena Basurto

cinema

OBLIVION

Un film di Joseph Kosinski. Con Tom Cruise, Morgan Freeman, Olga Kurylenko, Andrea Riseborough

Così spesso l’estetica del futuro viene immaginata con un design minimalista, forti luci bianche, contorni sfumati di un'ambientazione eterea, che ovviamente nascondono una qualche grande angoscia, quasi sempre legata ad una forte limitazione della libertà.

Oblivion combina vari elementi già visti, in molti film fantascientifici sul futuro, e neanche si fa un particolare sforzo per nascondere il fatto che si attinga liberamente ad illustri precedenti nel genere, ma è proprio per questo che glielo si perdona. E’ una voluta rielaborazione di cose già sentite,

A cura di Ida Verrei                                                                              

libri

Mister Yod non può Morire

di Maria Antonietta Pinna

Ed. La Carmelina

“Mister Yod non può morire” di M. A. Pinna è una proposta teatrale che coniuga elementi realistici con quelli simbolici e surrealisti.

Nella nota introduttiva l’autrice stessa fornisce una prima chiave di lettura del suo dramma e ne sottolinea il significato allegorico: è un Dio creato dall’irrazionalità  dell’uomo che, nella  perdita della concezione del tempo e dello spazio, non riuscendo più a reggere il peso della propria identità, diviene “altro” e cerca nella morte la risoluzione della sua crisi esistenziale, “per poi scoprire di voler vivere ancora”. (pag.11 nota dell’autore)

Yod, il cui nome è la prima delle quattro lettere che in alfabeto ebraico compongono il nome di Dio,

A cura di Elena Basurto

cinema

ARGO

Regia di Ben Affleck, con Ben Affleck, John Goodman, Alan Arkin, Bryan Cranston, Kyle Chandler, Rory Cochrane, Kerry Bishe, Christopher Denham, Tate Donovan, Clea DuVall, Victor Garber, Zeljko Ivanek, Richard Kind, Scoot McNairy

Non so come mai ancora ci casco… Mi piacciono molto i film storici, e allora ogni volta credo che il film sarà buono.

Siamo nel 1979. Argo è il titolo del finto film che serve da copertura perché la CIA faccia scappare 6 impiegati dell’ambasciata americana  in Iran, facendoli passare per una troupe cinematografica.

Il film si apre con un riassuntino storico con tanto di animazione alla Satrapi, tanto per mettere tutti al corrente della situazione storica. E’ senz’altro un riassuntino utile, che cerca di apparire del tutto neutrale. Cerco di passare sopra al fatto che ho

{jcomments on}A cura di Andreina Russo

cinema

 

Il rosso e il blu (Italia, 2011)

di Giuseppe Piccioni con Riccardo Scamarcio, Margherita Buy, Roberto Herlitzka, Lucia Mascino, Elena Lietti, Nina Torresi, Alexandru Bindea, Ionut Paun, Davide Giordano, Marco Casazza, Gene Gnocchi

Riflessione quasi a caldo, dopo una notte che, come si sa, porta consiglio. Non ho voluto leggere né recensioni giornalistiche, né i commenti degli spettatori come quelli del sito MyMovies.it, dove potrete trovare un quadro più ampio delle discordanti reazioni a questo ennesimo film sulla scuola. Come i miei amici sanno, in genere  non vado a vedere i film che trattano del mio lavoro, perché vederli mi fa soffrire, sia che dipingano realisticamente i problemi in cui tutti noi che viviamo in quest’ambiente  ci dibattiamo quotidianamente, sia, ancora di più, se dipingono situazioni fasulle o fittizie, che non corrispondono a verità. Dunque il film che ho visto ieri, pressata dalle richieste affettuose di amici che non fanno parte della scuola e che, avendo formulato giudizi contrastanti,

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