IL SOGNO DI LETIZIA

 di Gisella Evangelisti

Stamani Letizia, 94 anni, amica carissima che gira sempre con capelli freschi di parrucchiera, un bastoncino e una borsa  nera stile regina Elisabetta, anni  ‘60,  ci racconta il suo ultimo sogno.

“ Mi sono svegliata proprio allegra, stamani. Ero in un bel palazzo, vestita con una tunica bianca con elementi verdi. Ero una mondana...”

“Ossia una signora di mondo, dell’alta societá...?”

“No no, proprio mondana...”

“Ossia, prostituta?”

“Appunto, ci sono cose che non ho provato, neanche una volta, anzi neanche visto ad occhio nudo, un maschio che sia uno.”

“Ah, capisco, anche  Catherine Deneuve interpretó “Belle de jour”, per curiositá. Ed era diventata un’artista nel settore, dicono. Allora  dobbiamo provvedere...”

 E immaginiamo una scena del “dopo vita”, come si dice adesso.

Da tempo il corpo di Letizia  si sta facendo sempre piú pigro,  sembra in sciopero quando si alza, trovando un sacco di pretesti per farle impiegare ore per vestirsi, piú andare in bagno, lavarsi e ingranare con la giornata,  e quando é finalmente pronta, bevuto il caffellatte, infilate le calze, presa la borsetta, tornare in bagno, dove ho messo la borsetta? Le chiavi, accidenti, non devo lasciarle nella serratura (come l’altra volta...) é giá sfinita, e figuriamoci andare a pagare le tasse in centro, insomma una palla, questa resistenza passiva,  quella del corpo ossidato e quella della sua mente che si  resiste ad accettare il logorio del tempo. Come é possibile, si dice, se lei per anni é andata  in bici a scuola facendo 30 o 40 km per volta di nebbia padana, o di pioggia o di caldo,  se pioveva indossando un’incerata gialla come un palombaro, oppure si lavava con l’acqua ghiacciata quando insegnava a 39 ragazzini della montagna di Recoaro,  sempre stata una roccia, no?

Oppure quando annoiata dalla pensione, si mise a insegnare “La scoperta dell’arte” ai bambini, affascinandoli  in un museo della cittá fino a 80 anni,  e la premiarono come Cavaliere d’Italia... E poi fino agli  85  riuscendo  a fare a piedi il giro del lago di Braies, sempre guidata da una volontá di ferro. Difficile adesso da accettare questa lenta ma inesorabile decadenza...

Ma poi un giorno questa  decadenza finisce...eccola volare in un tunnel di luce,e arrivano correndo  mamma e papá  sorridenti e festosi che l’accompagnano in un prato verde meraviglioso, dove un  Essere spirituale amoroso e gentile  l’accoglie con un:

Benvenuta anima bella, la fatica di vivere é finita... Ti sei data molto da fare, adesso  ti meriti di stare bene, rilassarti, e non pensare piú a doveri e responsabilitá. Giusto, figli non ne hai avuti, ma lo stesso hai lavorato molto. Come ti é andata coi fidanzati, Letizia?”

“Gnanca uno, per essere sincera...”

“Che bauca sito stá (questo Essere spirituale, oltre che amoroso e saggio, é anche scherzoso e sa parlare qualsiasi lingua, compreso il dialetto veneto).

“ ...Insomma, non sei stata mica tanto furba, e sí  che hai avuto un corpo che neanche Sofia Loren... e invece camminavi un po’ curva per non mettere in risalto quelle tette da capogiro. Uno spreco di bellezza, dobbiamo compensare.  Guarda, se vuoi restare per un po’ in questa dimensione, hai alcune opzioni,  tra quelle classiche, Inferno, Purgatorio e Paradiso, ma ormai  le teniamo per poco,  stanno cambiando i tempi e  siamo in via di riforma.

L’Inferno non te lo consiglio, perché fa un caldo infernale, e poi ci sono tipacci che se la godono a istigare negli esseri umani le peggio cose, tipo risse gigantesche per quattro barili di petrolio o un mucchietto di diamanti, anzi ultimamente si sono lanciati fra loro dei razzi atomici e ...adesso devo guardare meglio, sí, vedo  che  piú di meta´dell’umanita é ridotta in polvere... gone in the wind, come cantava Bob Dylan. Ti dicevo, l’inferno non ti andrebbe bene, e neanche il Paradiso,.... che é bello, non dico di no, con polvere d’oro fra le nuvole, arcobaleni da sballo, e tanti angioletti cicciosi con le frecce,  ma  per te mi pare un po’ noioso.  Questi santi che cantano sempre, cori incredibili, e si credono i meglio,... volano dappertutto, cercando di istigare qualche buon sentimento nelle masse di umani di cui hai fatto parte, ma sono sempre frustrati.  Nessuno che gli dia retta, solo qualche cane che scodinzola, sai loro captano tante cose  prima dei loro padroni.  I santi devono aggiornarsi sulle tecniche di comunicazione, credo.  Tik tok o simili, travestirsi da influencer, insomma, modernizzarsi.

Invece, giacché hai avuto un’educazione troppo severa, adesso  potrebbe andarti bene il Purgatorio, sai é una montagna con una lunga strada che fa dei gironi (abbiamo adottato questa location dai tempi di Dante) ...e lí puoi trovare un sacco di ragazzi fantastici, chi tatuato chi no, chi pettinato a cresta, chi con i capelli a spazzola, chi con chitarre,  (no no, niente corna come lo Sciamano del gruppo di assalto del Capitol Hill) ma soprattutto con bellissime moto con cui fanno acrobazie nei gironi...e se quello che devi sperimentare, é di essere rimorchiata o rimorchiare, ecco puoi cominciare da lí, con esercizi facili. Non essere timida, gioca e divertiti, nessuno ti fará del male. Non avere paura perché non funziona come sulla Terra, dove,  se vai in giro con la minigonna, o anche in lungo  in un vicolo di notte ti puoi trovare un paio di bestioni addosso, qui é solo gioco, fantasia e recupero della gioia libera dell’infanzia.

Quello che si purga é la cattiva educazione ricevuta, quella maschilista per i ragazzi, o troppo repressiva per le ragazze. Qui ristabiliamo l’equilibrio. Par condicio.”

“Interessante. E ci sono altre opzioni?”

“Ovviamente,  dopo che hai recuperato una sana gioia di vivere, quando ne hai voglia, puoi ritornare a prendere un corpo, e rinasci, ué, ué,  dai vagiti in su, tutto da capo ma da un’altra parte.  E stavolta per fare un contrapasso con la tua  ultima vita troppo morigerata, puoi scegliere fra qualche ambiente un po’ piú vivace, diciamo.

“Per esempio?”

“In questo momento vedo ci sono dei posti liberi nel quartiere della piú famosa scuola di samba di Rio de Janeiro. Ti ci vedi vestita solo con qualche piuma oppure con solo pitture corporali sfilando per la strada?”

“Hm,  tutta quest’orgia di colori per ora mi sembra troppo, magari fra un po’ di tempo. Dicevi le altre opzioni?

“ C’ é un posto di ballerina alle  Folies Bergeres, tutto frufru e luccichii ..”

“Ci sono stata una volta in gita con la direzione scolastica, ma devo dirti non mi ha impressionato, una bellezza fredda...”

“Allora andiamo un po’ piú a sud...Andalusia. Mi sa che il flamenco potrebbe piacerti”.

“Quelli che sono vestiti attillatissimi, le donne con lunghe gonne rosse, capelli trattenuti in una crocchia, giá. Uomini e donne che si sfidano in un gioco di seduzione.. con sguardi cattivissimi, movimenti e giravolte brusche, come se volessero picchiarsi, mentre in realtá...”

“Appunto, appena finisce il ballo si saltano addosso e ci danno dentro alla grande”.

“Ecco, una buona volta.  Vamos coi Gipsy King, allora, e tante notti di stelle. Sí, mi ispirano. E quando guarderó il cielo, sentiró la tua compagnia, in tutte le forme di Amore che giá conosco e altre che scopriró. Tenerezza, fratellanza,  dolcezza, compassione, ma anche passione, passione!, e amicizia. Grazie per tutta la ricchezza che mi permetterai.”

“...Che TI permetterai. Io Ti ho solo dato qualche suggerimento, attraverso grandi persone, spuntate qua e lá nel corso della storia. Antichi saggi, filosofi, profeti, artisti. A te la scelta. E vai col vento... Stavolta, vedrai, andrá meglio.”    Un sorriso, e sparí.  

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