BANCHE E CRISI ALIMENTARE

MA DAVVERO LA GUERRA IN UCRAINA GIUSTIFICA L’AUMENTO DEI PREZZI DEI PRODOTTI ALIMENTARI? CHI CONTROLLA LE BANCHE?

di Paolo Basurto

Secondo Milano Finanza “Guerra in Ucraina, shock energetico e incremento dei prezzi di trasporto hanno fatto schizzare verso l’alto i costi dei prodotti alimentari.” Secondo la Banca Mondiale i prezzi dei beni alimentari sono aumentati in un anno del 23%. E le cose, ci dicono, andranno sicuramente peggio. Nel 2008 abbiamo vissuto una crisi simile e qualcuno si è azzardato a puntare il dito sul ruolo sconsiderato e, senza mezzi termini, criminale delle Banche. Non è successo nulla. Il mondo finanziario rimane intoccabile e stavolta nessuno prende il rischio di avanzare sospetti. Eppure già nel 2012 scrivevo su questo stesso sito, quanto segue:

Jean Ziegler, relatore alle Nazioni Unite per il diritto all'alimentazione, affermò senza mezzi termini, in un'intervista

rilasciata nel 2012 (3), che la crisi del 2007-2008 fu provocata dal banditismo bancario, grazie al quale i prezzi degli alimenti di base (mais, riso e frumento, che soddisfano il 75 per cento della richiesta mondiale) aumentarono in modo sconsiderato e ingiustificato; il mais del 93 per cento; il riso aumentò da 105 a 1.100 dollari la tonnellata e il frumento nel primo semestre del 2012 raddoppiò il suo prezzo. Sono europee molte delle Banche che fanno il bello e il cattivo tempo nel settore alimentare e sono sempre le stesse: PNB, Duetsche Bank, Crédit Suisse. Un gioco tragico che, secondo dati della stessa Banca Mondiale provocò un drastico aumento della malnutrizione a livello mondiale. Nel 2008, nel pieno della prima fase della crisi, mentre Bush annunziava la creazione di un fondo di ben 700 miliardi di dollari per 'salvare' le banche sull'orlo della bancarotta, il prezzo della soia (altro alimento fondamentale nella dieta di miliardi di persone) schizzava rapidamente del 60 per cento. Naturalmente i Fondi d'investimento basati sulle materie prime alimentari andarono a ruba e questo spiega uno dei meccanismi che mossero le Banche ad accaparrarsi enormi quantità di derrate alimentari aumentandone così artificialmente il prezzo e quindi il rendimento dei Fondi. Una pubblicità belga offriva così prodotti di investimento finanziario nel settore alimentare: "Approfittate dell'aumento dei prezzi. La scarsità d'acqua e di terre agricole faranno la vostra fortuna".

Il termine banditismo usato da Ziegler non è un'esagerazione. Gli illeciti commessi dalle istituzioni finanziarie sono stati spesso rilevati dagli organi della giustizia di vari Paesi. Ma queste istituzioni sono ormai così grandi e influenti che incolparle delle loro attività criminali potrebbe avere serie ripercussioni nelle economie nazionali e mondiali. Così pensava Eric Holder, nientemeno che il Procuratore Generale degli Stati Uniti in una sua testimonianza data alla Commissione giudiziaria del Senato USA, nel 2013 (4). Sarà un'affermazione cinica quella del Procuratore Generale ma la realtà è che questi giganti sono ormai incontrollabili perché hanno accumulato un'enorme capacità di ricatto. Infatti, seguono imperturbabili nelle loro operazioni rischiose e dannose, eppure le prove delle loro malefatte non mancano. Solo per citarne alcune: HSBC è stata scoperta complice di collaborare con i Cartelli della droga messicani e colombiani ed è stata provata la sua responsabilità nel lavaggio di denaro sporco per almeno 880 miliardi di dollari (5).

Nel 2012, diciotto tra le maggiori banche internazionali furono trovate responsabili della manipolazione del Libor (London Interbank Offered Rate) uno dei più importanti indicatori finanziari utilizzato tra l'altro per il calcolo degli interessi dei mutui a tasso variabile. Tra gli istituti coinvolti, gli immancabili UBS, Barclays, Deutsche Bank e la Royal Bank of Scotland.

Il Deutsche Bank, tanto caro alle Autorità monetarie tedesche, ha un dossier criminale per niente disprezzabile che va dalla vendita fraudolenta di titoli di garanzia, al falso in bilancio, alla manipolazione dolosa del prezzo di materie prime e alla corruzione di gestori di fondi pensione (grandi acquirenti di titoli bancari) giapponesi. Non manca l'accusa (ancora non provata) di lavaggio di denaro sporco.

E, a proposito di Grecia, una delle Banche più coinvolte nella famosa falsificazione dei conti pubblici greci è la Goldman Sachs, peraltro già più volte denunciata per frode, vendita abusiva di titoli ipotecari, sequestro illegale di immobili nonché condannata dall'Autorità di vigilanza finanziaria (SEC) degli USA per aver raggirato i suoi clienti nella vendita di un prodotto bancario, l'ABACUS (6).

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Per tutte le Note andare all’Art. “L’Europa deve Morire” del Marzo 2012.

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