"Ognuno ha tanta storia, tante facce nella memoria, tanto di tutto, tanto di niente, le parole di tanta gente", cantava Gabriella Ferri. Come hai attraversato la storia della tua generazione? Come ti ha attraversato?
Questa la domanda che facciamo a chi ha voglia di raccontarsi e riflettere sul vissuto personale e collettivo del suo tempo. Il nostro. Per arricchire la nostra comprensione.
La Pasionaria Rococò
di Gisella Evangelisti
Parte Prima
Il n'est rose sans espine
Il centro di Vicenza, dominato dall'imponente struttura della Basilica Palladiana, un edificio rinascimentale dove si riuniva il consiglio della cittá, col suo tetto verde di rame che ricorda una carena di nave rovesciata, concentra nella sua rete di strade e di “contrá” una quantitá impressionante di palazzi nobiliari decorati da stemmi, archi e colonne. Non per niente é considerato patrimonio mondiale dell'UNESCO. In una di queste strade, c´é la casa che appartenne al navigatore Antonio Pigafetta, che nel 1520 accompagnó Magellano nel primo viaggio intorno al mondo. E giustamente, fece imprimere sul muro il famoso motto “Il n'est rose sans espine”.
Girando l'angolo, entriamo in uno di quegli edifici dalle imposte di legno e le scale di pietra, che hanno visto per secoli salire e scendere profumieri, usurai o scultori, e i loro servi coi canestri di vimini. Qui Irene ci apre la porta di casa sua, invitandoci a sedere sul divano blu di una bella sala accogliente. Una parete é interamente tappezzata di libri, mentre altre due sono state decorate recentemente da un giovane dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, che vi ha dipinto nientemeno che la Creazione di Adamo, una delle tante figurazioni della Cappella Sistina. Como si ricorderá, la scena rappresenta un anziano Dio, col mantello al vento, che porge la mano, anzi, un dito, ad un Adamo sdraiato nel nulla. Nella parete a fronte, a grandezza naturale, lo stesso Dio parla con Eva, che ha appena creato. Ma non é finita. Nell'ampia cucina moderna, in grigio e bianco, emerge vivissimo in un angolo l'affresco del Bacco di Caravaggio, un giovane sorridente incoronato da pampini d'uva, con un canestro di frutta che dá colore e vita a tutta la stanza. In fondo all'appartamento si intravede la camera da letto, pure in stile veneziano, occupata da un bel letto rococó, con un'impeccabile coperta di seta gialla.