di Paolo Basurto
DEPORTAZIONI O CHE?
QUANTO STA ACCADENDO IN ITALIA CON LA CHIUSURA DEI CENTRI DI ACCOGLIENZA NON PUO' LASCIARE SOLO INTERDETTI E TANTOMENO INDIFFERENTI. SI TRATTA DI ATTI DI INCIVILTA' CHE SI OPPONGONO A UN CONCETTO DI COMUNITA' SOLIDALE E MODERNA BASATA NON SULLA IRRAZIONALITA' E IL FANATISMO DEI COMPORTAMENTI MA SULL'INTELLIGENZA DELLE RELAZIONI E DEI MODI PER RISOLVERE INTERESSI IN CONFLITTO. NESSUNO NEGA LA COMPLESSITA' DEL PROBLEMA MIGRATORIO E LA PAURA, MOTIVATA O NO, CHE PUO' PROVOCARE IN TALUNI. MA QUESTO NON GIUSTIFICA DECISIONI GOVERNATIVE CHE NEGANO LA DIGNITA' UMANA E PROVOCANO BRIVIDI PER LA LORO SOMIGLIANZA ALLE INSENSATE CRUDELTA' COMMESSE IN EUROPA DA REGIMI AUTORITARI DI NON MOLTO TEMPO FA.
Quanto segue è un messaggio di Linda Bussotti impiegata del Comune di Castenuovo di Porto, un Comune alle Porte di Roma.
"Salve. Mi trovo in una situazione incredibile. Lavoro nel Comune di Castelnuovo di Porto, dove c'è il secondo centro rifugiati più grande d'Italia. Martedì 22.01.2019 il Ministero dell'Interno manderà l'esercito (?) a sgomberare il centro rifugiati che si trova nel Comune dove lavoro. Verranno portate via 320 persone. Sono stati divisi per uomini, donne e bambini.......mi ricorda qualcosa......Nessuno sa che fine faranno, né sindaco né Comune, né i rifugiati stessi. Non hanno voluto dircelo. Non c'è stata nessuna comunicazione. Il tutto è stato organizzato in 24 h. Sappiamo solo che i ragazzi verranno dislocati in altre Regioni, ma non sappiamo dove li ricollocheranno, in quale città, in che tipo di struttura..... I migranti sono stati avvisati solo oggi che domani mattina alle 09:00 verranno portati via, dopo anni di integrazione, e dovranno lasciare i loro alloggi. Molti non hanno nemmeno la valigia.Qui erano stati fatti progetti di integrazione che avevano funzionato benissimo. I bambini dovranno interrompere gli studi (c'è chi era arrivato alle seconda media). Chi aveva trovato lavoro dovrà lasciarlo. Ci sono donne che sono state vittime di ogni sorta di abuso e di Violenza e molte hanno un bimbo con sé. Chi verrà portato via perderà il diritto di difendersi perché l' avvocato è di nomina regionale e cambiando Regione...... Verranno sul tg24 e Rai tre in mattinata. Domani sarà l'unico giorno in cui i riflettori saranno accesi anche su chi non è d'accordo. Stiamo organizzando una marcia silenziosa che partirà alle 17:00 dalla Chiesa di Santa Lucia, Via Tiberina Km 14 (sul navigatore si può mettere piazzale Santa Lucia). La marcia silenziosa non ha nessun colore politico, NESSUNO. Parteciperà il parroco. Il vescovo è già venuto qui a passare il Natale. Per capirci questo centro è quello dove il Papa si è recato a fare la lavanda dei piedi a Pasqua di qualche anno fa. Vi sarei grata se qualcuno partecipasse e volesse coinvolgere altri perché sarà l'unica volta in cui avremo l'occasione di comunicare il profondo dolore nel vedere esseri umani trattati come bestie. Ribadisco la marcia sarà silenziosa e senza nessun simbolo distintivo di appartenenza a qualche gruppo."
Le perle di Radio3
In occasione del settantesimo anniversario dell’approvazione della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo da parte dell’Assemblea delle Nazioni Unite, Rai Radioi3 ha mandato in onda, nell’ambito del Programma ‘Pantheon’, undici trasmissioni dedicate alla migliore conoscenza della storia e del contenuto di questa Dichiarazione. Si tratta di un’altra perla di Radio3 che non manca occasione per mettersi all’avanguardia della cultura e dell’informazione al servizio del progresso sociale. Proponiamo a chi ci segue di non perdersi l’ascolto di questa serie, utilizzando i podcast contenuti nel prezioso archivio di Radio3.
Diritti Umani 1948-2018
conduce Marino Sinibaldi
con Marcello Flores e Anna Maria Giordano
Pantheon è un programma di Federica Barozzi, Diego Marras e Lorenzo Pavolini
Esattamente settanta anni fa, il 10 dicembre 1948, a Parigi l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo: 30 articoli che concentrano il cammino dell’umanità attraverso secoli di sofferenze e di discussioni filosofiche, di persecuzioni e di lotte; ma che tentano anche di elaborare il lutto e il trauma di due guerre mondiali, degli stermini e dei totalitarismi. Fu un’impresa straordinaria, anche tenendo conto della Cortina di Ferro che frattanto calava in Europa e della Guerra Fredda che divideva il mondo in due blocchi. E fu un’impresa incompiuta, che ha indicato un obiettivo difficile e una sfida ancora aperta.
Ma il testo della Dichiarazione è uno dei più alti che l’umanità abbia mai generato. Riconosce i diritti civili e politici - di parola, di religione, di organizzazione -, ma anche quelli economico-sociali. Stabilisce che accanto alla libertà di espressione l’umanità ha diritto alla libertà dal bisogno e dalla paura. E soprattutto riconosce tutti questi diritti a ciascun essere umano, quale che sia la sua nazione e il suo governo. Il nuovo ciclo di Pantheon si propone anzitutto di far conoscere questo testo, la storia che ha alle spalle, il contesto che lo ha reso possibile ma soprattutto i valori che incarna e l’eredità che ci affida. Puntata dopo puntata, articolo dopo articolo, emergerà la trama di influenze culturali diverse che confluiscono della Dichiarazione. Con la collaborazione fondamentale dello storico Marcello Flores, che ai diritti umani ha dedicato studi importanti e sarà ospite in tutte le nove puntate, e di Annamaria Giordano, voce di Radio3 Mondo, che contribuirà ad attualizzare la Dichiarazione di 70 anni fa con uno sguardo ai conflitti del presente.
Marino Sinibaldi
Ascolta: Diritti Umani 1918-1948 >>
Il 18 dicembre è stata la Giornata Mondiale delle Migrazioni, promossa dall’ONU
In quello stesso giorno si è svolto a Vicenza, grazie all’iniziativa di varie associazioni (1) un incontro che ha avuto per tema:
“DECRETO SICUREZZA, QUALI CONSEGUENZE?”
L’interesse di questo incontro non è solo nell’attualità del tema ma nella ricerca di una comprensione oggettiva della complessità dei problemi e nell’intento di cercare forme di comprensione e di dialogo che consentano di superare lo scontro polemico, moralistico e facinoroso.
Pubblichiamo di seguito alcuni estratti delle conclusioni della Relazione finale. Chi volesse leggere il documento integrale potrà trovarlo nella sezione dei Download.
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Oggi nel mondo la povertà sembra una colpa sulla quale il ricco occidentale non abbia alcuna responsabilità. Anzi, pare stabilito il diritto di girarsi dall’altra parte rispetto ai drammatici problemi del Sud del mondo. Per quanto ci riguarda, dobbiamo ricordare che normative come il Decreto in oggetto, hanno un substrato nell’opinione pubblica che si è sedimentato nell’arco degli anni.