LETTERA APERTA SULLA STRAGE DI NIZZA
dalla pagina Facebook di Marta Baggiani
Mamma, morirò in un attacco terroristico.
Ve lo dico perché è molto probabile che ciò accada. Faccio parte di quella parte privilegiata di giovani over 20 che hanno avuto la possibilità di studiare e girare un po' il mondo. E non l'hanno fatto per poi chiudersi in casa.
Certo, fossi nata ad Aleppo o a Kabul, adesso non staremmo qui a parlare di questa cosa, visto che difficilmente, e senza troppo clamore, sarei arrivata a questa età. Ma faccio parte di questa parte di mondo che fino a ieri poco faceva caso ai terroristi che facevano centinaia di morti al giorno in Medio Oriente.
Poi il problema si è spostato più in qua. Per questo morirò in questa guerra, forse.
I vostri genitori, o più probabilmente i vostri nonni, sono morti in altre guerre, più facilmente identificabili come tali, ma non per questo meno atroci.
Oggi io mi sento di combattere una guerra: una lotta contro la paura, contro l'ignoranza, contro chi ci vuole spaventati e manipolabili. A tutti loro dico: NOI NON ABBIAMO PAURA.
Ci siamo fatti in 4 per aprire le nostre menti, sui libri ma soprattutto in giro per il mondo, dove abbiamo raccolto il fiore della tolleranza e piantato il seme dell'amicizia, quella che non guarda alla religione e al colore della pelle. Non avremo paura di prendere i nostri aerei per vedere se quei semi crescono. Non avremo paura di continuare a viaggiare, vedere, toccare, sorridere, amare oltre ogni confine. Lo faremo per la nostra causa.
La nostra lotta è senza bombe, ma noi non abbiamo paura. E se cadremo vorrà dire che, come i nostri bisnonni non troppi anni fa, avremo combattuto per il valore più bello che c'è: la nostra LIBERTÀ.
Questa è la nostra resistenza.
“Sappiamo che a Verona ci sono delle imprese sospette. A Mantova la Ndrangheta si é insediata come punto di passaggio verso Veneto e Garda”, ha riferito. “Non si puó ancora parlare di occupazione del territorio veneto, ma se non stiamo attenti possiamo finire come l'Emilia, e soprattutto la Lombardia (la quarta regione italiana che soffre di infiltrazione mafiosa)”.
di Marco Borsotti
di Marco Borsottti
Pubblichiamo volentieri lo scambio di lettere avvenuto tra Silvana Denicolò, attualmente Consigliere nella Regione Lazio per il Movimento 5 Stelle e Paolo Basurto, autore dell'articolo "CASALEGGIO, CHI"
CHE DELUSIONE !
Recensione di Luciano Carpo
libri
"FOOTBALL"
di Marc Augé (EDB,2016)
di Paolo Basurto
Il 19 maggio, Glenn Greenwald ha pubblicato su The Intercept la prima intervista rilasciata da Dilma Roussef dopo la sua sospensione dalle funzioni di Presidente del Brasile, decretata dal Parlamento in attesa della conclusione della procedura di impeachment.[disponibili sottotitoli in inglese]
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Lo scorso 12 maggio la Presidente del Brasile Dilma Roussef, è stata sospesa dalle sue funzioni per decisione delle due Camere del Parlamento. La sospensione prelude alla conclusione del processo di impeachement . Se la Roussef fosse dichiarata colpevole dovrebbe lasciare definitivamente il suo incarico, affidatole poco più di un anno fa, attraverso regolari elezioni.
COSA TI E' SUCCESSO, EUROPA?
di Luciano Carpo
Recensione di Andreina Russo
libri
LO STATO CONTRO FRITZ BAUER
di Lars Kraume (2015)
Fritz Bauer, un giurista, un ebreo tedesco prima oppositore del nazismo come socialdemocratico, poi esule in danimarca , infine procuratore generale in Germania negli anni ’50, quando il paese, orribilmente straziato dalla guerra folle del dittatore, sta cercando la sua pace interna sotto l’ala paterna di Adenauer. Ma gli animi sono divisi: chi vuole dimenticare presto una storia amara, chi vuole riportare il Male alla luce del sole perché sia fatta giustizia. Bauer è uno di questi, sostenuto da un sistema etico granitico, non solo in quanto magistrato, ma come rappresentante della tradizione giudaico-cristiana, il cui centro è imperniato sul concetto di colpa e di espiazione. Non si può lavar via il passato con l’acqua dell’oblio, non si possono lasciar vivere impunemente in seno alla società civile mostri che hanno ideato e realizzato l’idea orrenda quanto folle di eliminare fisicamente tutti gli individui non rispondenti alla visione di un mondo modellato sulla base degli valori deliranti dell’ideologia nazista.
di Marco Borsotti
Il referendum sulle trivelle
Domenica 17 aprile, soltanto poco più del 32% degli aventi diritto ha votato il referendum sul rinnovo delle concessioni per le piattaforme di trivellazione situate nelle dodici miglia nautiche dalla costa, facendolo fallire per mancanza di quorum. Questo risultato conferma la tendenza che vuole che in Italia gli elettori siano poco interessati allo strumento referendario, soprattutto quando questo sia abrogativo. É vero che ci furono alcune eccezioni come il precedente referendum sul nucleare e sull'acqua pubblica, ma é ugualmente vero che se non ci fosse stato l'incidente nucleare di Fukushima in Giappone appena alla vigilia del voto, probabilmente, almeno così prevedevano le inchieste sull'atteggiamento degli elettori, anche questo referendum sarebbe fallito per la stessa ragione, cioè gli italiani non sarebbero andati a votare pur essendo in grande maggioranza contrari alle centrali nucleari in Italia.
di Gisella Evangelisti